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Post Atalanta-Verona: le dichiarazioni degli allenatori

Ieri 28 Novembre 2020 nello Stadio Gewiss Stadium alle ore 20:45 si è disputata la partita Atalanta-Verona di Serie A. La Dea stranamente dai pronostici è caduta in malo modo col Verona spegnendo l’interruttore e non riuscendo più a riaccenderlo. Nel Post Atalanta-Verona gli allenatori hanno parlato in modi differenti ma tutti e due hanno rimarcato che gli errori vanno migliorati e che bisogna rimanere coi piedi per terra.

Post Atalanta-Verona: quali sono state le parole di Gasperini?

L’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini visibilmente scosso dalla sconfitta contro il Verona a caldo dice: “Abbiamo lasciato dei giocatori, dopo le nazionali ne ho trovati altri. Fino al rigore abbiamo fatto una bella gara, il Verona aveva fatto poco, noi abbiamo sciupato diverse occasioni. In attacco c’era stanchezza, forse anche per colpa della gara di Liverpool. Il Covid ci ha anche penalizzato. Difficile giocare contro il Verona, ti aggredisce in tutte le zone del campo. Dopo il rigore siamo calati, anche nel morale, così l’Hellas ha segnato il 2-0 in contropiede. Gara dai due volti, il risultato è quello che è”.

Continua Gasperini: “Zapata non era in forma, mi riallaccio al discorso post nazionale. Di solito è diverso, ma può succedere. Duvan ci ha dato tante soddisfazioni, appena starà meglio tornerà a essere importante”. Poi sul rendimento degli esterni: “E’ mancato lo spunto, il Papu e Ilicic hanno fatto bene a tratti, ma c’era meno lucidità. Nel primo tempo ci sono state occasioni, poi la squadra è calata in intensità. La fase offensiva, purtroppo, stavolta non ci ha premiato, a differenza di altre occasioni. La squadra ha fatto la gara che doveva fare, almeno fino a un certo punto”. Su Gollini, uscito per infortunio: “Dobbiamo valutare cos’ha, vediamo”. L’ultimo commento è su Juric, suo allievo: “Ci siamo incrociati prima, stavolta è riuscito a vincere ed era la gara meno probabile. Va bene così, dai”.

Post Atalanta-Verona: che cosa ha detto Ivan Juric?

L’allenatore del Verona ha parlato dopo la gara vinta contro l’Atalanta facendo trasparire la sua soddisfazione per qesto bel risultato dicendo: “E’ stata una gara dura, a inizio ripresa era difficile e abbiamo retto. Dopo il gol abbiamo fatto bene sia in attacco che nel palleggio. Abbiamo disputato una buona partita, soffrendo e anche con un po’ di fortuna come è giusto che sia. Eravamo in un’emergenza allucinante, ma i ragazzi sono stati splendidi perché tutti si sono messi a disposizione anche in ruoli non loro, dando tanto stasera”. Per me Gasp è tutto a livello calcistico, così come sul piano umano. Mi ha dato tanto: talvolta sembra duro, ma ha valori veri. Poi giochi la partita e vuoi vincerla: oggi è andata bene a noi, mentre l’anno scorso abbiamo perso all’ultimo minuto”.

Juric: che cosa ha detto su Lovato?

Su Lovato e la scelta di levare a partita in corso Danzi: “Matteo ha belle caratteristiche e può diventare un grandissimo difensore. Ha bisogno di calma, lavoro e serenità, deve crescere ancora tanto. In coppa Danzi ha fatto bene contro Joao Pedro e pensavo che potesse arginare Gomez. Era in difficoltà e ho preferito toglierlo. Dentro lo spogliatoio abbiamo un grandissimo rapporto, non si offende nessuno: l’ho abbracciato e gli ho detto che per me stava facendo fatica. Lui sa cosa penso di lui”.

 Sui Centravanti Juric dice: “Dipende dai giocatori che hai in rosa. Contro il Sassuolo, penso la nostra miglior partita per ora, abbiamo giocato con due attaccanti puri e abbiamo fatto benissimo. L’anno scorso mi andava bene quindi giocare senza attaccante, adesso abbiamo bisogno di punte: Di Carmine oggi ha fatto il suo, così come Favilli”. Juric non vuole sentire parlare di Europa League: “Noi siamo l’unica squadra in Italia che ha venduto tutti i giocatori possibili. Abbiamo avuto grandissime difficoltà nel trovare i sostituti. Ora sta girando tutto bene e i ragazzi mi stanno sorprendendo, ma l’Europa non è una realtà. Se avessimo tenuto tutti aggiungendo un paio di elementi come il Sassuolo o il Bologna, ci poteva stare. Ora non è il momento, poi chi lo sa”.

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