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Prandelli e Fonseca pre Fiorentina-Roma

Mercoledì 3 marzo 2021 alle 20.45 la Fiorentina ospiterà la Roma nella 25° giornata di campionato di Serie A. Pre Fiorentina-Roma Prandelli e Fonseca hanno presentato la sfida. Ecco le loro dichiarazioni.

Cosa ha detto Prandelli?

Il tecnico dei viola Cesare Prandelli nella conferenza stampa pre Fiorentina-Roma ha commentato la sconfitta subita con l’Udinese: “Nel calcio ogni 3 giorni ci sono momenti dove ti sembra di essere passato da una situazione paradossale e puoi rinascere. Adesso la difficoltà più grande è quella di avere rapporti sinceri. Ciccio Rialti era il primo a fare la critica e poi fare un passo indietro e stare vicino alla squadra. Adesso siamo circondati da una critica forte: la società fatto investimenti e sta programmando. Il presidente è molto deluso, l’ho sentito: non servono le chiacchiere ora, bisogna lottare fino alla fine pensando che sia la gara più importante della stagione. Domani non dobbiamo scendere in campo pensando di essere una vittima predestinata, dobbiamo tirare fuori la rabbia giusta e se abbiamo dignità ed orgoglio va messa in campo“.

L’atteggiamento tattico


A Udine non abbiamo atteso noi, è stata l’Udinese ad attenderci. La squadra di Gotti ha fatto soffrire tante squadre. Al 76′ abbiamo capito che dovevamo portare a casa un risultato perché abbiamo subito un contropiede. Domani dovremo fare un altro tipo di partita, sappiamo che il gioco lo comanderà la Roma. Dovremo essere bravi a non dare spazi ed avere la cattiveria agonistica per andare a far gol”.

Prandelli commenta gli avversari pre Fiorentina-Roma


Le grandi squadre possono perdere dei punti. Sono convinto che potremo fare la partita: vorrei giocarmi la partita a viso aperto. Fonseca è un tecnico che va avanti per la propria strada, pur prendendo delle decisioni magari impopolari: prima arrivano le caratteristiche dei giocatori che hai e poi arriva l’idea di gioco. La Roma ha qualità, corsa e gamba, è forte nei piazzati. Dovremo essere molto compatti, se stiamo larghi possiamo soffrire”.

Le dichiarazioni di Fonseca pre Fiorentina-Roma

Il tecnico giallorosso ha prima commentato la sconfitta all’Olimpico contro il Milan per poi presentare la sfida di domani contro la Fiorentina: “Abbiamo reagito sempre bene ed è positivo. La squadra non è in depressione come da fuori hanno detto. Poi domani possiamo vincere, perdere o pareggiare. Io ho visto una squadra che ha capito quello che non ha fatto bene e quello che dobbiamo migliorare. La squadra è pronta a lottare per la partita di domani. Depressione? Non siamo in depressione, forse fuori c’è quando non vinciamo ma qui non ci può essere. Dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto e migliorare. Iachini e Prandelli sono due grandi allenatori, ma diversi. Non è lo stesso affrontare la Fiorentina oggi. Per me questa squadra è forte, con grandi giocatori. Hanno fatto una squadra molto forte. Non sono stati regolari in campionato, ma hanno vinto 3-0 contro la Juventus. Può fare tutto. Vogliono avere la palla ed escono molto bene per il contropiede. Sarà difficile domani”.

Le anticipazioni sulla formazione

Kumbulla è pronto per giocare e domani giocherà. Smalling sarà convocato, ma non è nella condizione di giocare 90 minuti. Mayoral? Borja Mayoral giocherà domani. Abbiamo avuto tante partite, lo abbiamo gestito con gli attaccanti e i mediani in Europa, ma con così tanti problemi in difesa è difficile gestire Karsdorp, Spinazzola, Cristante e Mancini. E’ più difficile, ma qualcuno sta tornando e in questa partita cambieremo 2-3 giocatori. In porta giocherà Pau Lopez. Il modulo? Abbiamo difeso con il 3-5-2, è chiaro. Il problema è che abbiamo perso i palloni facendo errori che non possiamo fare. Questo permette al Milan di recuperare palloni e arrivare velocemente in porta. Nell’organizzazione difensiva siamo stati sempre molto equilibrati con il 3-5-2”.

Le questioni tattiche

E’ vero, i numeri sono questi, la squadra ha subito più gol di quelli che vogliamo. Penso, però, che dobbiamo capire una cosa: l’organizzazione della squadra. Vediamo questa ultima partita: quante volte il Milan ha creato situazioni pericolose per la loro organizzazione offensiva? La squadra in questi casi è stata sempre molto equilibrata, ma siamo noi che creiamo i nostri problemi e non è una questione di organizzazione difensiva. Lì sì, il Milan ha creato quando abbiamo sbagliato noi ed è successo in altre partite. E’ un problema di decisioni, di perdere palloni in costruzione e abbiamo altre cose. Non possiamo sbagliare così. Non è problema di organizzazione difensiva, ma è un problema anche offensivo: stiamo lavorando per capire e migliorare questi momenti. Per me è importante che il nostro portiere giochi con la squadra“.

Se abbiamo la palla e non abbiamo altre soluzioni dobbiamo dare il pallone all’altra squadra o dobbiamo tornare a giocare da dietro? La differenza è quando possiamo giocare e quando non possiamo farlo. Se la squadra ha una pressione forte non possiamo rischiare. In quel caso in cui Pau ha sbagliato il passaggio non avevamo pressione e potevamo giocarla. È stato un errore, ma stiamo lavorando tutti i giorni per migliorare questa cosa. E’ sempre lo stesso problema, che giochiamo sempre da dietro. Abbiamo sbagliato più di quello che possiamo sbagliare, ma la squadra crea tante di queste situazioni quando inizia a giocare. Non capisco come possano venire questi dubbi. Se possiamo giocare non dobbiamo darla all’avversario, se non possiamo giocare non possiamo giocare”.

L’identità della squadra pre Fiorentina-Roma

Per quanto riguarda l’identità, tutte le squadre ce l’hanno. Vediamo le più forti in Italia: ci sono 7 squadre che lottano per il 4° posto, tutte hanno identità. Tutti cambiano modo di giocare? Non mi sembra, il Milan, la Lazio, l’Atalanta, la Juventus, il Napoli giocano allo stesso modo. Quello che cambia è la strategia di ogni partita. Esempio: normalmente pressiamo alto. Contro il Milan non l’abbiamo fatto, è la strategia, ma l’identità non cambia“.


Fiorentina-Roma: probabili formazioni e tv


” Le grandi squadre non cambiano, sono quelle che hanno un’identità forte. Ora abbiamo tre partite in sei giorni, c’è poco tempo per lavorare, possiamo solo recuperare. Non si può cambiare. Io non sono d’accordo nel cambiare, anche se si cambia il modulo l’identità non cambia. Chi cambia l’identità, e in Italia non le vedo, sono le squadre che se vincono va tutto bene e se perdono va tutto male e devono cambiare, ma non va bene. Le grandi squadre non cambiano identità in funzione dei risultati”.