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Premier League, aumentate le sostituzioni per prevenire la commozione cerebrale

Bobby Charlton, il fratello Jackie e Nobby Stiles, tutti campione del mondo ’66, hanno una cosa in comune, ossia aver sviluppato forme di demenza a causa degl impatti ottenuti sui campi di gioco. Per questo motivo la Premier League dal prossimo 6 febbraio ha deciso di aumentare il numero di sostituzioni, aggiungendone 2 rispetto alle 5 consentite, per prevenire eventuali commozioni cerebrali. La scelta ha il sapore storico perchè è la prima volta che si prendono seri provvedimenti di prevenzione sui campi sportivi. La Football Association, spinta da una serie di studi, ha cosi’ commentato: “È il frutto di una serie di consultazioni dell’Ifab con vari stakeholder e delle raccomandazioni fatte dai loro gruppi di esperti“. Anche alcuni calciatori, soprattutto difensori, hanno considerato ottima la decisione. Tra questi Jan Vertonghen, giocatore del Tottenham, che ha celebrato così su twitter.


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La Premier League allarga le sostituzioni: è un provvedimento giusto?

La scelta delle autorità inglesi è molto importante. Perchè si mette in primo piano la salute del calciatore in maniera inequivocabile. Qualche sospetto su eventuali problematiche cerebrali legate agli impatti da gioco in realtà già si era notato con alcuni ex calciatori inglesi che da anziani hanno sofferto, o soffrono, per alcune patologie neurodegenerative. Lo studio che ha convinto la FA a prendere provvedimento proviene dalla Scozia e ha dimostrato che un numero esorbitante di inglesi ha sviluppato una serie di malattie croniche. Non può essere una coincidenza. Il Ceo della Premier League Mark Bullingham l’ha per questo preso in serie considerazione. Commentando che sono stati proposti due tipi di ‘modelli’, ma abbiamo deciso così perché dal nostro punto di vista fare così è più sicuro ed è ciò che ci hanno consigliato i nostri esperti medici“.

Come si comporteranno i medici di squadra in caso di infortunio grave?

Il board della FA ha specificato che qualunque calciatore sia colpito debba essere sostituito. Inoltre, se l’arbitro ferma il gioco per un eventuale impatto alla testa, lo staff medico è tenuto ad entrare in campo a salvaguardare l’atleta. Mentre un medico nel tunnel analizzerà il video del potenziale infortunio. Il medico della squdra avrà tutto il tempo per visionare il calciatore e in caso di impatto grave, in cui si svilupperanno sintomi, la squadra è tenuta a sostituirlo.


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