― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriProdrive aggiorna l'Hunter T1+ per la Dakar

Prodrive aggiorna l’Hunter T1+ per la Dakar

Prodrive rilancia la sfida alla Dakar 2022, e per farlo rimette mano al progetto dell’Hunter T1+. La scuderia inglese di David Richards ha presentato il nuovo modello che correrà il prossimo anno in Arabia Saudita con Sebastien Loeb e Nani Roma. Le parti modificate servono ad adeguarlo ai nuovi regolamenti, che si spera consentano ai 4×4 di poter competere allo stesso livello dei buggy a trazione posteriore. L’Hunter aggiornato è in fase di preparazione: il debutto in gara è previsto per settembre.

Hunter T1+: quali sono le modifiche di Prodrive?

Il regolamento 2022 permetterà anche ai 4×4 di adottare pneumatici più grandi, per pareggiarli ai buggy. Dai 32″ (con cerchi da 16″) attuali si passa ai 35″ con cerchi da 17″. Per adattare l’Hunter, Prodrive ha aumentato l’altezza da terra da 280 a 350 mm, incrementando la larghezza del veicolo di 30 cm (da 2 m a 2,3 m). Di conseguenza, sono necessari lavori su sospensioni, trasmissione, scatola guida, freni e anche la carrozzeria. Quest’ultima è più larga e bombata, per compensare l’aumento di carreggiata. Le molle e gli ammortizzatori sono più lunghi, ed i dischi freni sono più larghi. Le componenti di cambio, differenziale e scatole di trasmissione hanno ingranaggi più robusti, per resistere al maggiore attrito generato dalle ruote più grandi. A differenza della trasmissione, il motore non subisce variazioni di rilievo. Sotto il cofano troviamo il solito V6 biturbo EcoBoost da 3,5 litri di origine Ford.

Siamo molto contenti che gli organizzatori abbiano affrontato la disparità nei regolamenti tra i buggy e le auto a trazione integrale T1, dove i pneumatici più grandi avevano un vantaggio sui terreni accidentati“, ha affermato Gus Beteli, team manager del Bahrain Raid Xtreme team (o BRX se preferite). “Abbiamo imparato tantissimo al nostro debutto quest’anno e l’abbiamo sfruttato per migliorare l’auto; crediamo che il nostro nuovo Hunter T1+ sia un significativo passo avanti. Non vediamo l’ora di tornare in Arabia Saudita a gennaio, dove cercheremo di combattere per la vittoria“.


Loeb ed Elena, la coppia dorata dei rally che scoppia