Il Professore e Medico Giovanni di Perri, ha detto che per lui il Calcio può tornare a giocare.
Il Capo del Dipartimento Clinico di Malattie Infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino Giovanni di Perri è certo che il ritorno del pallone giovi anche al morale degli Italiani costretti in casa da troppo tempo.
Invece come già sappiamo il Direttore del Dipartimento delle malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità Gianni Rezza aveva dato parere negativo alla ripartenza.
Per questo la questione è di difficile soluzione, troppi pareri discordanti tra gli stessi Medici.
L’ospedale Amedeo di Savoia è una delle strutture sanitarie storiche nel nostro Paese nella lotta alle epidemie con la sua apertura datata 1900.
Ma dovrà essere giocato a porte chiuse ovviamente, e con tutti i controlli del caso, e infine Giovanni di Perri ha detto che non si può vedere in Tv solo gli aggiornamenti sul virus, quindi ben venga una partita di calcio.
Ricordiamo che Giovanni di Perri fu l’unico medico ha ipotizzare che a inizio marzo che il famoso picco sarebbe arrivato in questi giorni di Aprile, come effettivamente è stato.
Le dichiarazioni di Giovanni di Perri
« Se uno vuole i presupposti per tornare a far ripartire il campionato li trova.
Il calcio non va messo eticamente di fronte a quelli che sono i problemi economici di tutti coloro che devono riaprire le loro attività.
E lo dico da cittadino: quello che ha il negozio che non può riaprire e quindi incassare per andare avanti potrebbe indispettirsi di fronte ai calciatori che tornano a fare il loro lavoro.
Però in realtà il problema è un po’ diverso e attiene anche all’equilibrio emotivo di tutta la popolazione.
Potrebbe essere un buon segnale identificare una modalità sicura per riaprire la Serie A, ovviamente a stadi chiusi.
Questa sì che sarebbe una premessa inderogabile, almeno con il contesto attuale.
Si riaprirebbe a un calcio visibile in televisione, in grado di dare un po’ di ossigeno al commercio di pubblicità e di diritti tv ».
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