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HomeCalcioQuagliarella, passa il tempo ma non la sua voglia di segnare.

Quagliarella, passa il tempo ma non la sua voglia di segnare.

Fabio Quagliarella non smette di segnare e stupire, partita dopo partita

Fabio Quagliarella è nato il 31 gennaio 1983, a Castellammare di Stabia, in Campania.

È un attaccante, che nella sua lunga carriera ha ricoperto tutti i ruoli dell’attacco: prima punta, dove sta giocando attualmente con risultati pazzeschi, e seconda punta. Inoltre ha giocato anche come attaccante esterno e in certe occasioni è stato impiegato anche come trequartista. La sua caratteristica principale è sicuramente il tiro di potenza, grazie al quale ha segnato goal impossibili e indimenticabili in carriera. Oltre a questa importante caratteristica, Fabio ha dimostrato di avere anche una follia calcistica che lo ha portato a segnare reti da posizioni clamorose, da dove in pochi avrebbero anche solo pensato di poter calciare in porta.

Il magnifico goal di tacco di Quagliarella contro il Napoli, una delle tante sue ex

Una costante della sua carriera è il numero 27, abbandonato solamente nelle prime due stagioni alla Juventus, dopo che ha iniziato ad indossarlo nella stagione 2006/2007 alla Sampdoria. Il bomber ha scelto questo numero
in onore di Niccolò Galli, suo compagno nelle nazionali giovanili, morto prematuramente in un incidente stradale nel 2001.

Il numero 27, ricordo di Niccolò Galli

Calcisticamente Quagliarella cresce nelle giovanili del Torino, e riesce ad approdare in prima squadra. Il 14 maggio del 2000, a 17 anni, esordisce in Serie A, con la maglia del Torino. La partita finirà 2-1 per i granata contro il Piacenza. Con i granata colleziona cinque presenze, e nel 2002 viene ceduto in prestito alla Florentia Viola, militante, nell’ormai rimossa, Serie C2.

Un’istantanea della partita di esordio di Fabio Quagliarella in A, Torino-Piacenza

Quagliarella rimane solo fino a gennaio 2013 a Firenze, collezionando dodici presenze e una rete. Il Torino lo rimanda immediatamente in prestito, questa volta al Chieti, società Abruzzese che disputava il campionato di Serie C1. E’ la prima esperienza veramente importante per l’attaccante campano, dove inizia a farsi conoscere per la sua vena realizzativa. In Abruzzo infatti realizza, nella prima metà di stagione due reti in dieci partite, ma nella stagione successiva, giocata interamente col Chieti esplode. In trentadue partite realizza infatti diciassette reti!

Chieti calcio, prima tappa importante della carriera di Quagliarella

La stagione seguente ha la grande occasione di rimane stabilmente a Torino, disputando il campionato di B. Fabio realizza 7 reti in 34 presenze, e ottiene assieme ai suoi compagni la promozione in Serie A.

Il Torino però non riesce ad iscriversi alla stagione successiva e viene dichiarato fallito il 17 novembre 2005.

Quagliarella svincolato, si accasa allora all’Ascoli dove disputa la sua prima stagione da titolare in Serie A. Il 21 dicembre 2005 regala la vittoria per 1-0 ai suoi, contro il Treviso, realizzando la sua prima rete nel massimo campionato Italiano. In 33 presenze arriveranno 3 reti.

Al termine della stagione, il calciatore viene ceduto in comproprietà dall’Udinese, società che ne deteneva il cartellino dopo il fallimento granata, alla Sampdoria.

Sarà una stagione stupenda per Quagliarella, che viene così conosciuto anche dal grande pubblico grazie ai fantastici goal realizzati nel campionato. Di seguito le reti del bomber nella stagione 2006-2007.

In 35 presenze stagionali arrivarono 13 reti per Quagliagol.

L’annata seguente Quagliarella gioca nell’Udinese. Infatti la Sampdoria e i Friulani non trovarono l’accordo per risolvere la comproprietà e in seguito all’offerta tramite buste chiuse l’Udinese formulò l’offerta più elevata acquisendo anche la seconda metà del cartellino del calciatore.

A Udine il numero 27 fatica inizialmente a segnare come nell’anno precedente, ma a fine anno arriverà a superare ancora la doppia cifra, con 12 reti complessive in campionato.

La stagione successiva arriva il grande salto in Europa. Fabio Quagliarella realizza ben 8 reti in Coppa UEFA e porta l’Udinese ai quarti di finale! A quel punto della competizione però la squadra Friulana viene eliminata dalla competizione dal Werder Brema, nonostante una doppietta del bomber di Castellammare.

Stagione 07-08 da incorniciare con l’Udinese

A giugno 2009 Quagliarella viene acquistato dal Napoli, squadra del cuore di Fabio. Chiuderà la sua unica stagione in Campania, suo malgrado, con 11 reti in 34 partite.

Durante la stagione gli viene riconosciuto un importante premio a livello personale: l’Oscar del calcio AIC per il miglior gol della stagione 2008-2009. Il goal premiato è stato un bellissimo destro al volo da fuori area, alla Quagliarella, il 31 gennaio 2009, durante la partita Napoli-Udinese.

Quagliarella si cordina per calciare al volo il pallone, trasformando il gesto in una prodezza indimenticabile

La stagione successiva come detto per Fabio sarà lontana dal San Paolo, con un controverso, ma quanto mai obbligato, passaggio alla Juventus.

Infatti De Laurentis lo cedette immediatamente dopo che gli arrivarono notizie infamanti riguardanti il calciatore, per nulla veritiere, che indussero il presidente a cedere il giocatore. Dopo anni di minacce e stalking Quagliarella ha visto risolversi in maniera positiva il processo contro l’imputato di tali reati. Infatti, un Poliziotto della Postale, dopo essersi fatto amico Fabio iniziò a infamarlo e accusandolo di essere in combutta con la Mafia, oltre ad altre accuse assolutamente non reali, spedite direttamente al Napoli Calcio. Contemporaneamente eccolo il Poliziotto offriva il suo aiuto per rintracciare gli autori di quelle lettere, facendo sì che Quagliarella si fidasse di lui senza sospetti. Fortunatamente nell’estate 2010, Quagliarella decise di fare un’altra denuncia, stavolta non a lui. Da lì partirono le indagini che portarono in breve tempo all’uomo. L’ispettore verrà condannato solamente nel 2017, ponendo fine al brutto periodo della vita dell’attaccante.

Comincia così, col passaggio alla Juventus una stagione pessima per l’attaccante Napoletano, accusato ingiustamente di tradimento, per il passaggio ad una rivale storica, dai tifosi Partenopei, del tutto all’oscuro della vicenda.

Dopo 9 reti stagionali con la Juventus Quagliarella, a gennaio si infortuna al crociato saltando il resto della stagione.

L’anno seguente Quagliarella torna in campo e a fine stagione festeggerà lo scudetto con i suoi compagni di squadra. La Juventus infatti si laurea campione d’Italia 2011-2012.

Juventus campione d’Italia 2011-2012, primo titolo per Quagliarella

L’anno seguente contro il Chelsea arriverà la sua prima rete in Champions League, e in campionato contro il Pescara la sua prima tripletta in carriera.

Chiude la sua parentesi alla Juventus nel luglio 2014, dopo 84 presenze condite da 23 reti. Con i bianconeri Fabio conquistò 3 campionati (2011-2012, 2012-2013 e 2013-2014) e 2 supercoppe Italiane (2012-2013).

Dopo 9 lunghi anni, in cui Quagliarella ha segnato in tutta Italia, il calciatore torna a vestire la maglia del Torino. Da ricordare per i tifosi granata la rete decisiva del numero 27, proprio contro la Juventus, nel derby della Mole del 26 aprile 2015. Con quel goal arrivò infatti la vittoria per il Torino in questa sfida storica dopo ben 20 anni.

Quagliarella dopo il goal decisivo nel derby di Torino, non esulta

Al Torino realizzerà 18 reti in 50 presenze. I tifosi granata però dopo l’ennesimo goal senza esultanza di Quagliarella, contro una ex squadra, a Napoli insorgono e accusano il bomber di non tenere alla maglia del Club a sufficienza.

Quindi a febbraio 2016 torna alla Sampdoria in prestito, dove gioca ancora attualmente dopo essere stato riscattato a titolo definitivo dai blucerchiati.

La favola di Quagliarella sembra sbocciare col ritorno a Genova. Senza più problemi fuori dal campo, Fabio si consacra definitivamente come cannoniere e macina goal su goal. Ad oggi sono 55 in 115 partite dopo il suo ritorno alla Samp.

Nella stagione 2017-2018, la scorsa, arriva a 19 realizzazioni (record personale di segnature in Serie A).

Nel campionato di quest’anno sta facendo ancora meglio! L’attaccante campano infatti è già a 21 reti in Serie A, che lo mantengono in vetta alla classifica marcatori, davanti pure a Cristiano Ronaldo. Inoltre, sempre in questa stagione ha eguagliato lo storico record di Batistuta della stagione 1994-1995. Infatti il bomber Doriano ha segnato in 11 gare di fila (tra la 10ª e la 21ª giornata, restando in panchina nella sfida contro la Roma valida per la 12ª giornata).

Quagliarella da record, come Batistuta

Le superbe prestazioni stagionali lo riportano in Nazionale nelle partite di questa settimana, valide per le qualificazioni agli Europei del 2020. Lo scorso 23 marzo Mancini lo schiera in campo contro la Finlandia. Erano 8 anni che Quagliarella non giocava con la maglia della Nazionale. Nella partita seguente, vinta per 6-0 contro il Liechtenstein, il bomber realizza una doppietta, trasformando due calci di rigore, abbattendo un altro record. A 36 anni e 54 giorni è il più anziano marcatore della storia della nazionale italiana.

Quagliarella applauditissmo a Udine per il suo primato

Il bomber Stabiese sembra vivere un momento magico della sua carriera e tutti gli addetti ai lavori e i tifosi sono convinti che possa migliorarsi ancora, continuando a segnare e a incantare con le sue magie in campo.

Staremo a vedere dove riuscirà ad arrivare questo grandissimo calciatore, in attesa di altri suoi goal memorabili.