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Quinta sostituzione, la Serie A ci prova: inviata richiesta all’IFAB

La quinta sostituzione potrebbe non essere più un’utopia per la Serie A. Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha annunciato di aver inviato una richiesta ufficiale all’IFAB (International Football Association Board) per chiedere l’autorizzazione ad introdurre nel campionato italiano il passaggio alle cinque sostituzioni durante le partite. Si tratta di una proposta caldeggiata soprattutto dai club che in questo modo potrebbero sfruttare al meglio i rispettivi organici, assicurandosi un ricambio costante dei titolari per fronteggiare alla stanchezza accumulata durante gli impegni ravvicinati.

Gabriele Gravina, presidente FIGC.

Ovviamente per dare il via all’applicazione della nuova regola bisognerà attendere l’eventuale approvazione da parte dell’organismo internazionale che ha il compito di stabilire se è il caso o meno di apportare modifiche e cambiamenti nelle regole generali del gioco del calcio non solo a livello globale, ma anche nazionale. Nell’istanza spedita in questi giorni all’IFAB, la Federcalcio ha ricordato che in Italia la quinta sostituzione viene già utilizzata in Serie C, dunque si richiede un suo ampliamento anche alla massima competizione.

La Serie A che verrà: nuove regole e sorteggi in stile Premier League

Tuttavia, è necessario ricordare che c’è una differenza importante tra i due tornei. Difatti, mentre per la terza categoria le federazioni possono intervenire in maniera del tutto autonoma, per quanto riguarda la Serie A, invece, è d’obbligo passare per il verdetto dell’IFAB. Anche se potrebbe rappresentare una soluzione valida per le varie società nostrane, per il momento sembra piuttosto difficile che dalle sedi preposte possa arrivare il via libera a quest’importante novità.

Sicuramente non ci sarà una decisione in tempi brevi, dunque appare improbabile che le cinque sostituzioni possano essere inserite nel regolamento già dalla prossima stagione. La speranza, però, è che dall’International Football Association Board possa arrivare un’apertura ad una sorta di sperimentazione per un anno soltanto in Italia, com’è già accaduto nel recente passato con il VAR. A proposito di quest’ultimo, è previsto che l’eventuale quinta sostituzione avvenga sempre nel computo delle tre interruzioni massime concesse agli allenatori per cambiare i calciatori. In questo modo, infatti, si vorrebbe impedire di rendere ancora più frammentarie le gare, spesso interrotte per diversi minuti proprio quando c’è da consultare la moviola in campo.

Quinta sostituzione e partite all’estero: la Serie A verso la rivoluzione

Nell’attesa di capire se l’IFAB approverà la richiesta della Federcalcio di introdurre la quinta sostituzione, il calcio italiano si avvia verso un’altra grande e importante novità. In questi giorni, infatti, Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha affermato che ci sono tutte le intenzioni di proporre di far disputare, a partire dal prossimo anno, almeno un match stagionale all’estero, dunque al di fuori dei confini nazionali.

Il dirigente ha spiegato che l’obiettivo è quello di proporre maggiormente il calcio italiano ad altri Paesi, ampliandone così il mercato. Si tratta di un’iniziativa che seguirebbe quanto già accade stabilmente con il basket, il calcio e il football americano e che garantisce ulteriori e importanti introiti alle varie federazioni sportive. Naturalmente De Siervo ha evidenziato che prima di lanciare concretamente quest’innovazione, è necessario che FIFA e UEFA si confrontino per realizzare un regolamento ben preciso da rispettare.

Serie A: un match si potrebbe giocare all’estero.

L’idea della Lega Serie A non è del tutto nuova. Ad esempio, nella scorsa stagione ci aveva già provato la Liga spagnola che aveva pensato di far giocare la gara tra Getafe e Barcellona a Miami. Purtroppo però non se ne fece più nulla perché non si riuscì a trovare un accordo soddisfacente con gli organizzatori e con i responsabili dell’Hard Rock Stadium statunitense. Nonostante ciò, la volontà da parte dei principali campionati europei di esportare almeno una sfida stagionale al’estero è ancora presente, infatti oltre a Liga e Serie A, anche la Premier League vorrebbe unirsi a questo progetto.