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Rally Montecarlo: gerarchie ristabilite nel Day 3

Il day 3 del Rally di Montecarlo ristabilisce il vecchio ordine del mondiale. Sebastien Ogier si riprende la testa della classifica generale, scavalcando Sebastien Loeb. I due nemici sono ancora vicini, e quindi per l’assegnazione della vittoria finale dovremo aspettare la giornata di domani. Dietro di loro, si susseguono colpi di scena a ripetizione, che rivoluzionano una graduatoria assoluta che è completamente diversa dalla giornata di ieri (che potete rileggere qua sotto).


Rally Montecarlo: Loeb all’attacco nel Day 2


Rally Montecarlo: cosa succede nel Day 3?

Loeb comincia la tappa odierna da leader della gara. Si riparte con le SS10 e SS1 mattutine, le quali compongono lo storico percorso di Sisteron. I tratti ghiacciati ed innevati sono decisivi, con molti piloti che optano per le gomme chiodate. In queste condizioni, Ogier mette a segno due scratch che fungono da colpo da KO: con il primo, il provenzale azzera il distacco dall’alsaziano, mentre con il secondo completa il sorpasso. Al termine della giornata, dopo la SS13, Seb giovane distacca Seb vecchio di ben 21″. Nelle prove finali fanno la differenza ancora la scelta delle gomme, con Loeb che prenota due soft al posto delle due chiodate. La scelta però non paga fino in fondo, ed il 47enne perde una vittoria parziale che gli avrebbe fatto comodo in ottica classifica.

La resurrezione di Rovanpera

A vincere le due tappe conclusive, grazie ai “chiodi”, è un Kalle Rovanpera completamente diverso rispetto a ieri. Il pilota lento e smarrito ha lasciato il posto ad una macchina da guerra, capace di recuperare oltre un minuto e fino alla quarta posizione. Basta una modifica di assetto sulla Yaris Rally1 per far risorgere il finnico, che ora insidia il gradino più basso del podio. Che è appannaggio di un Craig Breen che punta sulla regolarità, evitando rotture ed errori. Breen eredita la posizione da Elfyn Evans, volato fuori strada nel corso della SS10. Gus Greensmith ha sul groppone una penalità di 3 minuti per aver tardato ad un controllo orario, ed è in quinta posizione. Takamoto Katsuta colleziona errori su errori, scivolando ben oltre la top ten.

Hyundai si è sbriciolata

Terminiamo il nostro resoconto con la Hyundai. La casa coreana sta perdendo letteralmente pezzi, tra sbagli dei piloti e problemi meccanici. Alla prima categoria appartiene Ott Tanak, che nella SS11 sbaglia l’approccio ad una curva a destra e sbatte contro la roccia. Un serbatoio dell’olio si danneggia nell’impatto, obbligando l’estone al ritiro. Oliver Solberg finisce in una scarpata nella SS12, ma ritorna in pista grazie alla spinta di alcuni spettatori. Ma lo svedese perde una vita, e non può nemmeno sperare nei punti. Thierry Neuville è l’unico che resiste, ma la sua i20 Rally1 ha un problema grave con l’ammortizzatore anteriore. Passa tutta la giornata ad arrancare, perdendo minuti a destra e sinistra, ma poi alla SS12 il supporto dell’ammortizzatore si spacca del tutto, bucando la carrozzeria. Il belga è in sesta posizione, a sei minuti e passa dalla vetta. Nonostante una foratura, Andreas Mikkelsen rimane leader del WRC2, grazie anche all’errore di Yohan Rossel rimasto bloccato nello stesso tratto in cui si è girato Katsuta. Stephane Lefebvre perde una ruota nel bel mezzo di un percorso, perdendo più di mezz’ora.


Classifica provvisoria


Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione