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Raul Fernandez e il dilemma tra Moto2 e MotoGP

Raul Fernandez, da rookie, sta impressionando nella Moto2, ritrovandosi a lottare per il titolo contro il più esperto Remy Gardner. Questo ha fatto si che il talento di Madrid diventasse un osservato speciale del mercato piloti, soprattutto in ottica MotoGP. Da qui sono nate un sacco di voci di un possibile trasferimento nella classe regina già l’anno prossimo. Ma c’è anche la possibilità che resti dov’è, come affermano anche i diretti interessati. Ma la domanda rimane. Dove correrà Raul nella prossima stagione? Facciamo un quadro della situazione.

Raul Fernandez: Moto2 o MotoGP?

Già all’inizio di giugno, circolava la voce che Fernandez potesse passare in MotoGP, dopo appena un anno di Moto2. Il nome del madrileno classe 2000 appariva nel taccuino di Razlan Razali, il quale lo desiderava per il suo team Petronas. La scuderia satellite di Yamaha è abbastanza decisa a mettere una pietra sopra su Valentino Rossi, preso controvoglia per un diktat Yamaha e che mal si concilia con la linea “giovane” della squadra malese. Con il nove volte iridato orientato verso il ritiro (o che potrebbe continuare a correre con il proprio team), Razali ha un posto libero per Raul. Ma c’è lo scoglio del mezzo milione di Euro di penale da pagare per svincolarlo dal contratto KTM. Una cifra che Petronas non vuole sborsare, come ha chiaramente detto il ds della squadra, l’ex pilota Johan Stigfelt.

Il centro di gravità KTM-ente

Quindi, la prima certezza che abbiamo è che Fernandez resterà un pilota KTM per il prossimo anno. Si, ma dove? Recentemente, Pit Beirer aveva lasciato intendere che il destino di Raul fosse quello di rimanere un altro anno nella classe intermedia, a vincere il titolo o a bissarlo nel caso centri l’obiettivo già quest’anno. Tuttavia, nei giorni scorsi, Motorsport.com ha rilanciato la notizia della promozione del pilota, creando una certa confusione. E soprattutto, creando tensione tra i due attuali titolari, Danilo Petrucci e Iker Lecuona, il cui posto è a rischio. Il ternano in particolare è apparso nervoso, soprattutto in Germania, dove ha attaccato il compagno di squadra senza motivo. “Sono molto deluso da Iker, perché deve capire che ci sono altri 21 piloti intorno a lui e continua ad essere molto aggressivo già nei primi giri” ha tuonato “Petrux”. “Fa così in tutte le gare e non serve a niente, perché fa tutto questo per poi finire in fondo a non so quanti secondi dal vincitore.  Se ho parlato con lui? No, credo che l’unica cosa che posso fare è qualificarmi meglio e stare lontano da lui, così lui farà tutto da solo nella prossima gara“. Danilo fa riferimento alla sua caduta del Sachsenring, avvenuta per un contatto con Alex Marquez. Lui sostiene che sia stato Iker ad innescarla, ma le immagini TV non gli danno ragione.


È tornato il SachsenKing!


Moto2 o MotoGP: la versione di Fernandez

Ma torniamo al protagonista della nostra storia, Raul Fernandez. Cosa ne pensa di questo ping pong di mercato? La fortuna vuole che l’inviata ufficiale della MotoGP gli abbia posto una domanda specifica, nel corso della conferenza stampa post-GP d’Olanda (che ha vinto, tra l’altro). La risposta del madrileno è: “Non lo so, perché il giorno prima mi hanno detto che restavo in Moto2, e adesso mi dicono che vado in MotoGP“. Comunque sia, il ragazzo sembra avere le idee chiare su dove voglia correre nel 2022. “Penso che farò un altro anno qui, perché sono stato a Mattinghofen la scorsa settimana, e mi hanno detto che se volevo potevo restare. Non ho ancora parlato con Pit Beirer o con il mio manager, ma penso proprio che resterò in Moto2“.


Raul Fernandez: MotoGP? No grazie


Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione