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Rea batte la MotoGP nei test di Aragon

Il mondiale Superbike procede con le giornate di test privati, con Kawasaki e Yamaha che hanno girato per due giorni al Motorland Aragon. In verità, hanno corso solo per un giorno, visto che il secondo appuntamento della sessione è annullato per la pioggia. Le precipitazioni hanno fatto comparsa nella mattinata, obbligando i team a concentrare il lavoro nel pomeriggio. E Jonathan Rea ha scritto una pagina incredibile anche questa volta, battendo sul campo le MotoGP! In pista, assieme alle derivate di serie, c’erano anche i test team Yamaha e KTM della classe regina, con Cal Crutchlow e Dani Pedrosa. Entrambi sono stati più lenti del cannibale della SBK, lasciando spazio a mille domande, soprattutto agli avversari diretti di Johnny e della Verdona.


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Test Aragon: ma davvero Rea e la Kawasaki hanno battuto le MotoGP?

Guardando i tempi, sembrerebbe proprio di si. Secondo i dati forniti dal Motorland Aragon (la Dorna non aveva messo a disposizione il cronometraggio ufficiale, essendo un test privato), Rea nel pomeriggio ha registrato il suo miglior giro in 1’49″338, mentre Crutchlow ha spinto la M1 fino a 1’49″460. Johnny, con la Ninja derivata dalla serie, ha rifilato più di un decimo ad una moto prototipo! Più marcata è stata la differenza con Pedrosa, chiamato ad Aragon a testare la KTM. Il catalano ha girato in 1’49″912, oltre mezzo secondo in più rispetto a Rea. Dani è risultato appena più veloce di Alex Lowes, con l’altra Kawasaki ufficiale. L’inglese numero 22 ha ottenuto come miglior crono un 1’49″970, solo 68 millesimi peggio del tester KTM. I casi sono due: o le MotoGP sono un bluff, o queste Superbike vanno troppo forte. oppure c’è la terza via.

Infatti, vanno considerate le condizioni ambientali. La pioggia della mattina ha lavato la pista, che nel pomeriggio si presentava con un grip variabile. Viene da pensare che Rea avesse trovato condizioni migliori rispetto a Cal o a Dani, di qui la maggiore velocità. Ma rimane il fatto che queste moto, di derivazione stradale, siano sempre più vicine alle MotoGP, cosa che dovrebbe indurre ad una riflessione. Ha senso una superbike così performante? Non c’è il rischio che non sia più distinguibile dalla MotoGP?

Gerloff sempre più leader in Yamaha

Oltre alla Yamaha MotoGP, Rea e la Kawasaki hanno castigato la Yamaha Superbike nei test di Aragon. Garrett Gerloff, il migliore dei piloti R1, non è andato oltre un 1’50″557, un secondo e passa più lento del cannibale. Il texano ha rifilato a sua volta un secondo ad Andrea Locatelli (1’51″550), e quasi due a Kohta Nozane (1’52″254). La sensazione è che lo statunitense stia assumendo sempre più il ruolo di prima guida nel clan di Iwata, grazie alle sue performance sempre più al top. E sta mettendo in bilico la posizione di Toprak Razgatlioglu, assente anche qui ad Aragon. Il turco non ha più il Covid, ma non è ancora pronto per rientrare. Manca solo un mese all’inizio del mondiale, ed il numero 54 rischia di partire con un forte ritardo nella preparazione tecnica. È continuato, infine, l’apprendistato di Christophe Ponsson, ultimo della classe con 1’52″946. Il francese è alla sua terza uscita con la Yamaha R1 clienti, che la squadra di suo padre Gil Motorsport ha dato in gestione al prestigioso Team Alstare di Francis Batta.


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