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Red Bull: Ferrari venne presa in considerazione per la fornitura dei motori

Red Bull e Ferrari avrebbero potuto condividere la power unit. Questa l’indiscrezione rivelata da Christian Horner, team principal della Red Bull Racing.

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Red Bull-Ferrari: perché non se ne fece nulla?

La notizia dell’addio di Honda alla Formula Uno resta al momento l’unica macchia del rapporto tra l’azienda nipponica e la Red Bull Racing. Il tutto venne ufficializzato al termine della scorsa stagione, costringendo il team austriaco a rivedere i suoi piani. Red Bull infatti si mise alla ricerca di partner dentro e fuori il mondo della Formula Uno. Un momento che Horner (team principal della Red Bull) ha definito delicato e difficile da affrontare. Il team austriaco infatti, non sarebbe mai potuto tornare da Renault dopo il pessimo risultato ottenuto anni prima e non avrebbe mai comprato motori dalla rivale Mercedes. Restava dunque l’opzione Ferrari che, prima della decisione di sviluppare la Red Bull powertrains, sembrava molto concreta. Il congelamento dei motori fino al 2024 ha fatto il resto, dando la possibilità al team di progettare con calma la nuova power unit con l’aiuto dei tecnici Honda passati sotto la gestione della scuderia austriaca con sede a Milton Keynes.

Le parole di Horner

Ci ha pensato Christian Horner ha ripercorrere quei momenti delicati che hanno condotto la Red Bull alla scelta di produrre un motore indipendente. Queste le parole del manager della scuderia: “Con Mercedes c’è stata una conversazione molto breve e Toto Wolff ovviamente non ne era particolarmente entusiasta. Le aspirazioni della Renault non includevano la fornitura di un team come la Red Bull, probabilmente il più disponibile era la Ferrari. Abbiamo avuto alcune discussioni esplorative con la Ferrari ma essere un cliente, quindi dover accettare tutta l’integrazione, in particolare con i nuovi regolamenti in arrivo, sarebbe stato un boccone piuttosto difficile da mandare giù. È stato allora che abbiamo iniziato a pensare di risolverla alla maniera di Red Bull e di mettere insieme un accordo con la Honda nel prossimo futuro. Il congelamento è stato fondamentale per questo, altrimenti non avremmo avuto la capacità di sviluppare un motore. È un grande passo prendere il controllo del nostro destino come fornitore di motori e portare tutto sotto lo stesso tetto a Milton Keynes: ci rende l’unica squadra, oltre alla Ferrari, ad avere tutto in una sola struttura. È stata la decisione giusta, assolutamente. In realtà, per rimanere in una posizione competitiva, era l’unica che potevamo fare“.

Sito ufficiale F1.com

Foto: Ufficio stampa Red Bull Racing Honda