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Red Bull: lo sviluppo della monoposto non si fermerà

La Red Bull non fermerà lo sviluppo della monoposto RB16B. La scuderia austriaca vuole a tutti i costi vincere sia il campionato costruttori che quello piloti.

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Red Bull: continuare lo sviluppo è la scelta giusta?

Sembra essere l’anno giusto per interrompere il dominio Mercedes. Per la prima volta negli ultimi sette anni, la scuderia capitanata da Toto Wolff sembra essere davvero in difficoltà. La Red Bull non risparmia nulla e Max Verstappen vuole a tutti i costi conquistare il suo primo campionato mondiale. Ecco perché il team austriaco con sede a Milton Keynes ha deciso di continuare ad aggiornare la vettura, sacrificando alcune risorse in vista del 2022. A semplificare il tutto, ci ha pensato Helmut Marko, consigliere del team che ha parlato così per Motorsport.com: “Non vogliamo commettere lo stesso errore che ha fatto la BMW nel 2008. Kubica aveva una possibilità realistica di vincere il campionato, ma il piano aziendale prevedeva che le risorse passassero sulla monoposto della stagione successiva e così fecero. Se non si rischia qualcosa alla fine non ci si diverte. Per il 2022 in qualche modo contiamo di farcela, sarà un gioco di equilibri“.

La Mercedes sceglie un’altra strada

Nonostante lo svantaggio nei confronti della Red Bull, Mercedes ha comunicato di aver terminato lo sviluppo dell’attuale W12. La scuderia sta già lavorando per progettare la monoposto del 2022. Il team principal della scuderia, Toto Wolff, ha parlato così in merito alla scelta di interrompere lo sviluppo della vettura: “Abbiamo valutato i benefici che potrebbero arrivare in questa stagione e i problemi che comporterebbe un eventuale modifica della nostra pianificazione in ottica futura e pensiamo che sia meglio guardare al futuro. Ovviamente ne abbiamo parlato anche con Lewis e Valtteri, e allo stesso tempo non credo che la stessa Red Bull andrà ancora avanti molto con lo sviluppo della vettura attuale, altrimenti si esporranno al rischio di ritrovarsi al via del 2022 con un gap di due secondi“.

Sito ufficiale F1.com