Red Bull e Honda continueranno a collaborare fino al 2024. La scuderia austriaca utilizzerà i motori forniti dall’azienda giapponese (che lascerà la F1 nel 2022) in attesa di sviluppare un proprio motore.
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Red Bull: Honda darà una mano nella creazione del nuovo motore?
Il congelamento dei motori, approvato dalle dieci scuderie e dalla FIA, ha concesso alla Red Bull di utilizzare i motori Honda fino al 2024. L’azienda giapponese, fornirà dunque l’ultimo motore per la stagione 2022, rispettando i limiti imposti dal regolamento della F1. Ovviamente, la power unit che il team austriaco utilizzerà fino al 2024 sarà quella del 2022 poiché Honda ha intenzione di abbandonare nuovamente e definitivamente il mondo dei motori.
La Red Bull dunque avrà la possibilità ma soprattutto il tempo di mettere a punto un nuovo ramo della sua fabbrica per creare da zero un nuovo motore. Si tratta dunque di un grande investimento per il team che negli anni, è stato cliente prima di Renault e poi di Honda. La società ha scelto dunque di diventare indipendente, senza pagare scuderie rivali (Mercedes, Renault e Ferrari) per avere una power unit. Una scelta economicamente difficile da prendere ma che potrebbe rivelarsi efficace. La Red Bull potrà finalmente lavorare sulla vettura senza dover attendere la consegna di un motore che ha spesso penalizzato la scuderia.
Il team principal Horner ha parlato così in merito all’investimento della società: “E’ un grande impegno da parte del gruppo. Mostra tutto il loro impegno nella F1. Abbiamo preso il controllo del nostro destino“. Nel frattempo, Honda si assicurerà che il motore sia pronto per l’introduzione della nuova regola che prevede il 10% della benzina composta da biocarburante dal 2021 in poi.
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Verstappen: la clausola prestazione
Horner ha inoltre svelato la presenza di una clausola nel contratto di Max Verstappen. Questa clausola prevede l’addio dell’olandese alla Red Bull in caso la scuderia non garantisca prestazioni di alto livello.
Queste le parole del team principal: “C’è un elemento di prestazione legato al contratto di Max. Lui crede nel progetto e vede l’investimento che Red Bull sta facendo. Crede nelle persone all’interno del team e sono quindi fiducioso che non avremo bisogno di fare riferimento a clausole contrattuali. Spetterà a noi fornire una vettura competitiva. Questo è quello che vogliamo“.
Sul probabile approdo di Verstappen in Mercedes: “Se Lewis dovesse decidere di fermarsi, Max sarebbe naturalmente il pilota in cima alla lista. Dipenderà tutto di noi“. La clausola prestazione ha valenza fino al termine della stagione 2023. La scuderia si trova in un momento decisivo e delicato. E’ necessario pensare alla costruzione di un proprio motore in vista del 2024. Horner ha dichiarato che Honda non aiuterà il team nello sviluppo di una nuova power unit. Motivo in più per la scuderia di cercare un partner che possa fornire elementi e risorse. Poco importa se l’azienda in questione possa essere legata al mondo delle automobili, la Red Bull ha bisogno di un partner prima del 2025. Il rischio di perdere Verstappen non è mai stato così concreto.
Sito ufficiale F1.com