Doccia fredda per Riccardo Moraschini al quale è stata inflitta una squalifica di un anno dal Tribunale Nazionale antidoping. La guardia dell’Olimpia Milano risulto’ positivo ad una sostanza vietata, il Clostebol, dopo un controllo effettuato lo scorso 6 ottobre al termine di un allenamento. Il cestista, che si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda, ha annunciato che farà ricorso.
Riccardo Moraschini squalificato per doping: qual è stata la sua reazione?
Questo lo sfogo dell’azzurro dopo aver appreso la notizia: “Stamattina ho ricevuto quella notizia che pensavo, e che speravo non arrivasse. Il Tna ha deciso di accogliere la squalifica richiesta dalla Procura. Sono veramente dispiaciuto e incredulo per quanto sta accadendo”.
“Tengo a precisare che la stessa Procura Nazionale Antidoping ha riconosciuto che la mia positività non è dovuta ad un fatto intenzionale. Cioè hanno capito che non ho mai assunto volontariamente. Il tutto deriva da una contaminazione diretta, ossia da un contatto, con una persona che stava usando, senza che io ne fossi a conoscenza, uno spray cicatrizzante contenente la sostanza”.
“Ora aspetto di leggere le motivazioni della decisione per fare appello e fare chiarezza su questa terribile vicenda. Perché non deve e non può finire cosi. Chi mi conosce sa che sono un ragazzo pulito, con dei valori e che gioca tra i professionisti da ben 15 anni, sempre seguendo le regole etiche di questo sport”.
“Qui c’è in ballo la mia carriera, il lavoro per cui ho fatto sacrifici enormi fin da quando avevo 6 anni, per il quale ho dato tutto per realizzare i miei sogni e i miei obiettivi ed arrivare fino ai massimi livelli. C’è in ballo la Nazionale che mi sono riconquistato duramente negli anni. C’è in ballo una parte della mia stessa vita e del mio futuro. Quindi, finché potrò, lotterò per far valere le mie ragioni e tornare in campo il primo possibile”.