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Road America 1: Dixon concede il tris

Round numero 1 del doppio appuntamento IndyCar a Road America. Cambia lo scenario rispetto alla tappa precedente d’Indianapolis, ma non cambia la sostanza. Scott Dixon sale anche qui sul gradino più alto del podio, dimostrando di essere il mattatore della serie. Dopo l’ovale del Texas, e lo stradale di Indy, il neozelandese piazza la terza zampata consecutiva, sfruttando bene la strategia del box, e approfittando degli errori degli altri.

Il pentacampione precede Will Power, al suo primo podio del 2020, e la sorpresa del giorno Alex Palou. Lo spagnolo, ex- F2 e Super Formula, è al suo primo podio in IndyCar.

Ryan Hunter Reay finisce quarto, precedendo il compagno di team Colton Herta. Entrambi salvano la giornata dell’Andretti Autosport, afflitta da problemi vari.

La cronaca di Road America 1

Josef Newgarden parte dalla pole, rintuzza un attacco di Ryan Hunter Reay, e vola via. Power è in lotta per il terzo posto, ma subisce il contatto con un sempre aggressivo Santino Ferrucci, e scivola ottavo.

Mentre Power perde posizioni, arretrando fino alla decima, Newgarden scappa. Il suo rivale più accreditato in questa fase è Graham Rahal, che al giro 11 sorpassa Hunter Reay e sfida il campione in carica a suon di giri veloci. Ryan subisce a sua volta il sorpasso da Ferrucci, che si trova così a lottare per il podio.

Nella prima tornata di pit stop, avviene il primo colpo di scena. Il bocchettone per il rifornimento di Rahal non funziona, cosa che allunga la sosta del numero 15 all’inverosimile. Rientra in pista 11esimo, con oltre 20 secondi di distacco da Newgarden. Addio vittoria.

Josef ora ha quasi dieci secondi di vantaggio su Ferrucci, il quale cerca disperatamente di ricucire lo strappo. Intanto Dixon inaugura la seconda tornata di pit stop, fermandosi al giro 25.

I due leader rientrano due giri più tardi, quando avviene il secondo colpo di scena. Un problema di fissaggio ad una ruota rallenta Ferrucci, ma il vero disastro è per Newgarden. Il numero 1 fa spegnere il motore ben due volte in fase di ripartenza, perdendo un’infinità. Ne approfittano Power e Dixon, con l’alfiere Penske che conduce i primi giri della stagione.

Power tiene a debita distanza il suo arcinemico, fino a quando una caution ricompatta il gruppo. Al giro 38, Jack Harvey perde completamente i freni, e finisce nella via di fuga di curva 3. Un vero peccato per l’inglese del Michael Shank Racing, autore finora di un’ottima corsa.

Nello stesso frangente, Marco Andretti si ferma lungo la pista per un problema di natura elettronica. Hunter Reay a parte, per il team di Michael Andretti Road America 1 si trasforma in un incubo.

Tutto il gruppo rientra ai box per la sosta. Durante il pit, i meccanici Penske tribolano per fissare le ruote di Power, che si fa passare da Dixon in pit lane. Al restart, Will tenta di riprendere la posizione, ma Scott resiste. Nello stesso giro ritorna la pace car: Patricio O’Ward urta Conor Daly in curva 7, spedendo l’americano contro le barriere. Il figlio dell’ex pilota di F1 Derek Daly esce dalla monoposto con una spalla dolorante, ma è ok.

Al restart, Power va in sovrasterzo e perde l’occasione di battagliare con Dixon. Tempo mezzo giro, e ritorna la bandiera gialla: Dalton Kellett sbaglia e finisce nella via di fuga. La gara riparte di nuovo, quando mancano 8 giri alla fine.

Neanche in questa occasione, Power riesce ad affiancare Dixon. Il neozelandese sembra averne di più, accumulando un vantaggio di oltre due secondi nelle tornate che mancano.

A dare spettacolo ci pensano Paolu e Marcus Ericsson. Lo spagnolo brucia Hunter Reay e mette in cassaforte il primo podio in carriera in IndyCar. Lo svedese, dal canto suo, sfrutta al meglio la strategia perfetta del team Ganassi, ed è autore di ottimi sorpassi che lo portano da 11esimo a settimo. Ma poi, l’ex di F1 manda tutto all’aria con un testacoda alla curva Canada, cosa che lo fa piombare al decimo posto finale.

L’ultimo giro è un incubo anche per Alexander Rossi. L’ex vincitore della 500 miglia di Indianapolis finisce la gara in corsia box, dopo che una manovra kamikaze di Max Chilton provoca lo scoppio della gomma anteriore sinistra.

Box Score

Classifiche: http://www.imscdn.com/indycar_media/documents/2020-07-11/indycar-officialrace1results.pdf