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Roar Before The 24: la pole perla gara di qualifica

La Roar Before The 24 è la sola sessione di test ufficiale per la 24 ore di Daytona, prevista per il prossimo fine settimana. Ma dal 2020 la IMSA ha aggiunto uno step in più: una gara di qualifica da 150 miglia, che decide la griglia di partenza per il grande evento. Nel corso della giornata di test, l’organizzatore ritaglia uno spazietto per la sessione di qualifica, che decide la griglia per la gara di qualifica. Vi raccontiamo ciò che è successo nella suddetta sessione.

Roar Before The 24: chi partirà in pole nella gara di qualifica?

Il pole sitter per la corsa che decide la pole è un Cadillac, nella classe DPi. Tristan Vautier ha permesso al team JDC Miller di primeggiare la categoria, con 1’34″034. Il francese ha percorso poi un altro giro, per tutelarsi dalla bandiera rossa innescata da Renger Van Der Zande. L’olandese è finito a muro con la sua Cadillac gestita da Chip Ganassi alla West Horseshoe, costringendo la direzione gara a fermare la sessione. La vettura fino a quel momento era seconda di classe, ma adesso dovrà partire dal fondo. Filipe Albuquerque accompagnerà la Caddy JDC in prima fila, siglando il secondo tempo con la Acura del Wayne Taylor Racing. La scuderia dell’ex pilota sudafricano è campione in carica della 24 ore. La seconda fila è tutta Cadillac, con la seconda vettura di Ganassi a precedere la vettura rossa dell’Action Express, con il neo acquisto Tristan Nunez al volante. Quinto crono per Jimmie Johnson con la seconda vettura Action Express, davanti alla Acura del Meyer Shank dominatrice delle sessioni di test. Il PR1 Mathiasen, con Ben Keating, ha firmato la pole nella classe LMP2, mentre Cameron Shields ha primeggiato nella LMP3, al volante della Ligier della Muehlner Motorsports America.

Porsche all’attacco in GTD Pro

La Roard Before The 24 ha visto il debutto della classe GTD Pro, che ha preso il posto della GTLM. E la nuova vera delle GT3 per piloti professionisti l’ha aperta la Porsche, monopolista della prima fila. Il KCMG è al debutto a Daytona, ma non sembra essersene accorta visto che ha piazzato la zampata. Su una pista resa umida dalla pioggia leggera, Alexandre Imperatori ha battuto la 911 gemella della Pfaff Motorsports, guidata dall’ufficiale Mathieu Jaminet. Il francese deteneva il miglior tempo della sessione, prima di essere battuto dal pilota svizzero. Lamborghini apre la seconda fila, con Andrea Caldarelli ed il TR3 Racing. La Lambo del pescarese ha sconfitto l’Aston Martin della Heart of Racing, con al volante Ross Gunn. Nella classe GTD, riservata agli equipaggi misti Pro-Am, Kenny Habul ha conquistato la miglior posizione all’ultimo minuto, al volante della Mercedes AMG GT3 “autogestita” del team SunEnergy1. L’imprenditore australiano, che nella vita di tutti i giorni gestisce un’azienda che produce pannelli fotovoltaici, ha sconfitto all’ultimo secondo Russ Ward, al volante di un’altra Mercedes ma del Winward Racing. C’è un pizzico d’Italia in questa pole di classe, essendo che tra i compagni di Habul sulla vettura c’è il nostro Raffaele Marciello. A proposito d’Italia, l’unica Ferrari schierata in GTD Pro partirà dalla terza fila, ed è quella del Risi Competizione. L’autore del crono è stato Davide Rigon, finalmente guarito dalle ferite riportate lo scorso anno alla 24 ore di Spa.


Risultati della sessione

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