― Advertisement ―

spot_img

Italiano e Fonseca post Spezia-Roma

Pareggio all'Alberto Picco tra Spezia e Roma con El Shaarawy e Mkhitaryan che hanno risposto a Verde e Pobega. Post Spezia-Roma Italiano e Fonseca...
HomeCalcioRoma: quale sarà il futuro di Fonseca?

Roma: quale sarà il futuro di Fonseca?

Il futuro di Fonseca al momento è un’incognita. Il contratto del tecnico portoghese è in scadenza a giugno 2021 e il rinnovo arriverà automaticamente solo in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Nel frattempo gli estimatori di Fonseca aumentano sempre più.

Quale sarà il futuro di Fonseca?

È ancora presto per dire se Fonseca a fine stagione dirà o meno addio alla Roma. C’è infatti un intero girone di ritorno di Serie A da giocare e anche un’Europa League da provare a vincere. I risultati che il tecnico giallorosso riuscirà ad ottenere influenzeranno sicuramente le decisioni circa il suo futuro. Il suo lavoro è infatti molto apprezzato all’estero e ci sono alcune squadre che in questi ultimi giorni stanno mostrando un forte interesse nei suoi confronti. Il futuro di Fonseca è dunque tutto da scrivere?

Quali squadre sono interessate a Fonseca?

Il Benfica sarebbe fortemente interessata a Fonseca, che potrebbe così tornare in Primeira Liga, dove prima di andare allo Shakhtar Donetsk aveva allenato Porto, Pacos de Ferreira e Braga. Sembra che sulle tracce di Fonseca ci sia anche il Real Madrid con l’allenatore giallorosso che potrebbe sostituire Zidane a fine stagione. Il tecnico portoghese piace anche in Spagna. Il futuro di Fonseca si deciderà dunque nei prossimi mesi: il rinnovo del contratto sarebbe automatico con un piazzamento in Champions grazie a una clausola inserita due anni fa al momento della firma.


Fonseca a rischio: quali sono le alternative?


Cosa ha detto Fonseca?

Paulo Fonseca ha recentemente parlato del proprio futuro: “Essere l’allenatore della Roma comporta una grande pressione, principalmente da parte della stampa. Si dicono molte cose, ma non ho mai sentito il mio posto in pericolo, grazie all’appoggio del presidente e di suo figlio, e ora anche di Tiago Pinto. Questo per me è di fondamentale importanza: sentire e vedere che le persone con cui si lavora credono nel nostro lavoro e ciò l’ho sempre avvertito. Dopo è ovvio che tutto dipende dai risultati. Se un allenatore non dovesse ottenerli, le cose si complicherebbero, ma mi sento di dire che non è il nostro caso in questo momento“.