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Ronaldinho: compie 40 anni il genio brasiliano

Ronaldo il bambino prodigio

Ronaldo de Assis Moreira nasce a Porto Alegre il 21 marzo 1980. Il ragazzino brasiliano si è fatto notare fin da piccolo grazie al suo talento. Il ragazzo di Porto Alegre giocava stabilmente a Futsal e Beach Soccer. Il calcio a 11 però non si fa attendere infatti Ronaldo viene tenuto d’occhio da molte squadre. Nel 1993 si mette in luce nella formazione della sua scuola: durante una partita realizza tutti e 23 i gol con cui la sua squadra vince l’incontro. Il piccolo Ronaldo viene poi due anni dopo convocato nella selezioni giovanili del Grêmio. Nel 1997 il ragazzo firma il suo primo contratto professionistico e viene aggregato alla squadra B e la stagione successiva passa alla prima squadra del Gremio. L’impatto di Ronaldo è devastante. Debutta in Coppa Libertadores nel 1998 e nel 1999 si aggiudica il suo primo trofeo, il campionato Gaúcho. Il brasiliano realizza 15 gol in 18 partite e si aggiudica anche la Copa Sul-Minas. Oltre questo nel 1999 fa il suo esordio con la nazionale brasiliana. In questa occasione però il suo storico sopranome gli viene affidato in via ufficiale. Infatti Ronaldo era soprannominato Ronaldinho perché per merito del suo talento giocava sempre con i più grandi e di conseguenza era il più piccolo. Quindi decisero di affidargli questo sopranome in via ufficiale perché nella nazionale c’era già un altro Ronaldo. Infatti nel 1997 ai mondiali di Egitto Under 21 un certo Ronaldo Luís Nazário de Lima, aveva esordito e portava ancora il nome «Ronaldo» sulla maglia.

Lo sbarco in Europa

Il 17 gennaio 2001 i francesi del Paris Saint-Germain annunciano l’acquisto di Ronaldinho. Il ragazzo scende in campo solo ad Agosto (il contratto era stato firmato a maggio) perché non aveva dato l’approvazione per il trasferimento. La prima stagione a Parigi non è caratterizzata da grandi vittorie, ma nonostante ciò Ronaldinho risult il miglior giocatore della squadra. Nel 2003 il brasiliano spinge per andare visto, la mancata qualificazione a competizioni europee del club. Il desiderio di Ronaldinho scatena quindi le offerte dei maggiori club europei come Manchester Utd e Barcellona. In due stagioni nella capitale francese disputa più di 50 partite e mise a segno 17 reti.

L’ascesa di Ronaldinho

Il ragazzo di Porto Alegre si trasferisce al Barcellona nel 2003 per 30 milioni di euro. L’investimento viene subito premiato, infatti segna 19 in campionato, contribuendo al secondo posto. Il 2 novembre 2004, nell’incontro di Champions League con il Milan, segna una rete nei minuti finali portando gli iberici alla vittoria per 2-1. Viene poi Eletto giocatore dell’anno, negli ottavi di finale della competizione europea produce una doppietta al Chelsea. A fine stagione, si aggiudica il suo primo titolo spagnolo. Nel Clásico del 19 novembre 2005 l’asso brasiliano sigla due reti, risultando decisivo per la vittoria contro il Real Madrid (3-0): il secondo gol viene realizzato con una discesa palla al piede, superando tre avversari in dribbling prima di depositare in rete. La prestazione gli vale l’applauso dell’intero Bernabeu all’uscita dal campo. Nominato giocatore dell’anno per la seconda volta consecutiva, viene inoltre premiato con il Pallone d’oro. Sotto la guida di Frank Rijkaard i catalani replicano il successo nazionale, vincendo poi il titolo europeo contro l’Arsenal. Il brasiliano diventa dunque il fulcro di quel magico Barcellona. Le due annate successive sono molo deludenti, infatti arrivano secondi e perdono il Mondiali per club. Le prestazioni del brasiliano non sono ottimali, anche complice qualche infortunio e la sua distrazione per via delle voci di mercato. L’ultimo regalo che fa ai tifosi catalani è prendersi sotto la sua «ala» Lionel Messi, donandogli poi la maglia numero 10 una volta trasferitosi al Milan

Ronaldinho e Lionel Messi
FC Barcellona, Ronaldinho e Lionel Messi

Il Milan e il giro per il mondo

Nel luglio 2008 fu acquistato dal Milan, per circa 22 milioni di euro. Il brasiliano si fa subito distinguere fornendo un assist all’esordio e un gol di testa nel derby contro l’Inter. Nella prima stagione complice qualche infortunio, mette a segno 10 gol e 7 assist in 36 presenze. Nella stagione successiva ritrovata la condizione risulta spesso decisivo e segna una grandissima tripletta contro il Siena. Termina la stagione come migliore assistman fornendone 12. Nell’ultima stagione in rossonero, l’allenatore Massimiliano Allegri lo impiega con meno frequenza e dopo un litigio con quest’ultimo, prima dell’apertura della sessione invernale di mercato, lo stesso calciatore annunciò l’imminente addio. Chiude l’esperienza al Milan con 76 presenze, 20 gol e 20 assist. Ronaldinho dopo il Milan si trasferisce al Flamengo e successivamente all’Atletico Mineiro, dove regala grande calcio e spettacolo. Infatti il brasiliano mette a segno 31 gol in poco più di 70 presenze, portando a casa anche svariati titoli. Ronaldinho con il trasferimento al Querétaro in Messico, inizia il suo declino. Viene trovato troppe volte fuori forma, ed è vittima di episodi razzisti e dunque torna in patria al Fluminense dove però non ritrova più la forma di un tempo. Il 16 gennaio 2018 annuncia il proprio ritiro dall’attività agonistica.

Ronaldinho, Milan
AC Milan, Ronaldinho