Può dirsi definitivamente conclusa l’avventura giudiziaria di Ronaldinho, ai domiciliari assieme al fratello Roberto de Assis, ad Asunciòn, Paraguay, dallo scorso aprile. Il magistrato paraguayano ha specificato che l’ex campione ora “è libero di viaggiare in qualsiasi paese del mondo, ma dovrà far sapere se cambia il suo indirizzo in modo permanente”.
L’arresto nei confronti del pallone d’oro verdeoro arriva dopo mesi e mesi di calvario; in cui Ronaldinho ha affrontato diverse accuse per aver falsificato dei documenti di riconoscimento appena entrato In Paraguay. L’incidente, iniziato lo scorso marzo, ha procurato al Gaucho due arresti avvenuti in meno di 48 ore che gli hanno praticamente fatto scontare la quarantena in un Hotel di lusso nella capitale paraguayana. Ricordiamo che l’ex Milan e Barça era entrato nel paese per poter festeggiare alla “grande” i suoi 40 anni.
Durante il periodo ai domiciliari ha fatto discutere il comportamento, non proprio consono, del campione. Infatti nell’arco dei mesi sono stati fatti numerosi, e discutibili, party con ragazze al seguito.
Le decisioni dell’udienza
Il Caso Ronaldinho ha scatenato il gossip brasiliano fino all’inverosimile. Tanto che l’udienza a suo favore, durata ben tre ore, è stata trasmessa in diretta televisiva. Dopo ore di dibattito, il pubblico ministero Gustavo Amarilla, ha decretato la somma che il brasiliano devono concedere “ai danni della società”, circa 90.000 $ (110.000$ il fratello Roberto de Assis). Nelle prossime ore entrambi torneranno in Brasile con un volo privato.

Leggi anche: Ronaldinho rompe il silenzio: “In prigione calcio e autografi”