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Russi e bielorussi banditi dai Giochi europei in Polonia nonostante le raccomandazioni del CIO

La Polonia ha confermato che gli atleti russi e bielorussi saranno banditi dai Giochi europei di quest’anno, che si terranno a Cracovia e nella regione circostante nei mesi di giugno e luglio.

La decisione rende la Polonia il primo Paese ad annunciare che non si conformerà alla raccomandazione di ieri del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), secondo cui a russi e bielorussi sarebbe stato consentito di tornare a competere a livello internazionale gareggiando sotto una bandiera neutrale.

La posizione del CIO è stata condannata dal governo polacco, che oggi ha suggerito di discutere la possibilità di boicottare le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno se gli atleti russi saranno autorizzati a gareggiare.

“I Giochi europei [saranno] senza gli atleti di Russia e Bielorussia”, ha annunciato oggi il comitato organizzatore dell’evento. “Non permetteremo che ciò accada, a prescindere dagli sforzi diplomatici attualmente in corso”, ha aggiunto il suo presidente, Marcin Nowak.

Il comitato ha sottolineato che la sua decisione è “coerente con le linee guida del ministero dello sport e del turismo [polacco] e del Comitato Olimpico Polacco (POC)”, e che il POC e i Comitati Olimpici Europei (EOC) hanno già “deciso alla fine dello scorso anno di escludere gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia”.

“Il comitato organizzatore sostiene la posizione delle autorità ucraine che si oppongono all’ammissione di russi e bielorussi alle competizioni sportive, almeno fino alla fine della sanguinosa guerra causata dalla Russia”, ha aggiunto la dichiarazione.

Ieri, lo stesso POC ha rilasciato una dichiarazione in cui esprimeva “sorpresa e indignazione” per la raccomandazione del CIO di permettere agli atleti russi e bielorussi di tornare alle competizioni internazionali.

“Considerando il fatto che la situazione sul fronte di guerra in Ucraina non è cambiata e che le bombe russe continuano a cadere sulle città ucraine, compresi gli impianti sportivi, troviamo la proposta del CIO spaventosa”, ha annunciato il POC.

La raccomandazione del CIO è stata condannata anche dal primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, che l’ha definita “uno scandalo e un tradimento del vero spirito dello sport”. Egli ha promesso che la Polonia “farà del suo meglio per mantenere lo sport libero dall’influenza russa”.

Oggi, il vice ministro degli Esteri Marcin Przydacz ha dichiarato a Polskie Radio che la Polonia “cercherà di utilizzare i canali diplomatici per cambiare la decisione [del CIO]”.

Alla domanda se la Polonia avrebbe boicottato le Olimpiadi se gli atleti russi avessero potuto gareggiare, Przydacz ha risposto che “una tale decisione dovrebbe essere elaborata in una coalizione più ampia di Stati e solo allora, se si riuscirà a creare un fronte così ampio, si potrà parlare di decisioni e raccomandazioni dure”.

Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia l’anno scorso, la Polonia è stata uno degli alleati più stretti di Kiev, fornendo sostegno umanitario, militare e diplomatico, e chiedendo anche sanzioni internazionali più severe contro Mosca.