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Sam Lowes: una gatta da pelare chiamata Brexit

La Brexit potrebbe impedire a Sam Lowes di correre il GP di Stiria, il prossimo 8 agosto. Il pilota britannico, per ragioni di passaporto, potrebbe non essere nelle condizioni di poter mettere piede in Europa, saltando la prima delle due gare in programma al Red Bull Ring. Per il pilota del MarcVDS Racing sarebbe un grosso guaio, considerando che è in piena lotta per il titolo (è quarto nella classifica iridata) con due vittorie all’attivo. In questo articolo, cercheremo di spiegare qual è la situazione che il povero Sam si trova a dover affrontare.


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La Brexit terrà fermo Sam Lowes?

Come sapete, il Regno Unito è uscito fuori dall’Unione Europea, ed ha imposto limiti severi allo spostamento delle persone (e questo ancor prima della pandemia). C’è una legge in particolare che impone ai cittadini britannici di soggiornare fuori dai confini per non più di 90 giorni di seguito negli ultimi 180 giorni, pena la revoca del passaporto. Molti inglesi che lavorano nel paddock si sono adeguati a tale norma, rientrando in patria regolarmente e approfittando per riabbracciare le proprie famiglie. Ma Lowes, che la famiglia se l’è fatta al di fuori della madrepatria (la sua compagna, Marina Rossi, è sanmarinese) pare che non abbia fatto altrettanto.

Dunque, applicando la legge, il numero 22 non potrà espatriare nelle prossime settimane, rischiando seriamente di dover saltare la gara della Stiria dell’8 agosto. Una possibile via d’uscita è che il pilota dimostri che la sua permanenza prolungata al di fuori del Regno Unito sia per motivi di lavoro: e questa è forse la parte più facile, perché Sam ha un regolare contratto con MarcVDS per correre da pilota professionista. Ma basterà per “salvare” il suo passaporto e, di conseguenza, la sua stagione? Lo scopriremo nei prossimi giorni.


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