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Samuele Cavalieri torna in SBK

A volte ritornano. All’inizio dell’estate vi raccontavamo dell’uscita di Samuele Cavalieri dal mondiale SBK, tradito da uno sponsor che aveva lasciato in corso d’opera. E adesso, siamo lieti di annunciare il ritorno del bolognese nella serie iridata. È notizia freschissima che “Cav76” guiderà la Ducati Panigale V4R nel prossimo Round di Barcellona, prendendo il posto di Tito Rabat. Samuele correrà con il team di Marco Barnabò per tutto il resto della stagione.


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Samuele Cavalieri: perché Barni punta su di lui in SBK?

Cavalieri è protagonista nel CIV, il campionato italiano Superbike, dove lo scorso anno ha conteso il titolo a Michele Pirro ed a Lorenzo Savadori. In quella stagione correva già per Barni, il quale stava avendo difficoltà con i piloti nel mondiale. Leon Camier non recuperava dall’infortunio alla spalla, e ha dovuto desistere. Barnabò ha provato a sostituirlo con Marco Melandri, e le cose sembravano andare bene (ad Aragon l’iridato 250 aveva concluso la prima gara in top ten). Ma poi il ravennate si è perso per strada, e dopo un altro paio di tentativi ha lasciato, ritirandosi definitivamente. Di qui la decisione della squadra di affidarsi a Cavalieri, che in quel momento era all’esordio assoluto in SBK.


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Le parole dei protagonisti

Abbiamo scelto Samuele perché ha già corso con noi, ma soprattutto perchè credo che sia il momento giusto per la sua carriera“, ha spiegato Barnabò nella nota pubblicata dal suo team. “È giovane, ma ha già fatto esperienza anche nel WorldSBK e credo che abbia ancora margini di crescita. Questa esperienza gli servirà  per fare lo step decisivo. Entrare a campionato in corso non è facile perchè  dovrà scontrarsi con piloti che hanno già disputato tante gare, ma proprio per questo ogni passo avanti avrà un grande valore e ogni risultato avrà un sapore ancora più dolce“.

Samuele, dal canto suo, accoglie con entusiasmo la nuova sfida: “Questa è l’occasione che stavo aspettando e prima di tutto voglio ringraziare “Barni” per l’opportunità“, ha detto. “Ovviamente un grazie particolare anche alla mia famiglia e ai miei sponsor che hanno fatto in modo che tutto questo si realizzasse. Avrò a disposizione cinque gare e ci sarà il tempo per cucirmi addosso la moto. Il fatto di conoscere già la squadra, che è praticamente la stessa dello scorso anno, sarà un vantaggio, ma la cosa più importante è lavorare con metodo e non avere fretta. Il primo obiettivo è adattarsi il più in fretta possibile e cercare di divertirmi, correre senza pressione e migliorare gara dopo gara“.