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Sand Basket: crescono le adesioni alla pallacanestro da spiaggia

È in costante crescita la nuova disciplina del Sand Basket, una versione da spiaggia della pallacanestro che soprattutto in queste ultime due estati è andata incontro ad un interessante incremento di adesioni e appassionati. L’idea è nata da un italiano, Gianpaolo Porfidia, il quale al quotidiano Repubblica ha chiarito che questo sport non va confuso con il beach basket. Quest’ultimo infatti è stato introdotto da uno statunitense, Philip Bryant, e ha un regolamento diverso che prevede che ogni match si giochi su un campo circolare, senza tabelloni e con un unico canestro.

Invece il Sand Basket ha come campo proprio la spiaggia e delle regole del tutto innovative che, ovviamente, non vanno a stravolgere quelle che sono le basi della pallacanestro. Porfidia ha evidenziato che la nuova categoria ha ottenuto fin da subito il riconoscimento ufficiale dell’Associazione Italiana Cultura e Sport (AICS). L’idea è balenata alla mente dell’ex atleta italiano già qualche anno fa: era infatti il 2012 quando l’ex cestista di Serie B e C1 ha pensato che, come avviene per il calcio e il volley, anche il basket avrebbe dovuto poter contare su una versione estiva che avrebbe consentito agli atleti di mantenersi allenati anche a stagione ferma.

Come si gioca a Sand Basket.

Ha deciso così di studiare a fondo una proposta che potesse fare approdare la pallacanestro anche in spiaggia, e ovviamente non sono mancate difficoltà e qualche critica. Ad esempio, quando ha cominciato a proporre il suo Sand Basket, in molti hanno obiettato che sarebbe stato impossibile palleggiare sulla sabbia, ricordandogli che questo è uno dei fondamentali della disciplina. Porfidia però ha avanzato una soluzione alternativa, ovvero quella del trascinamento: il pallone si può accompagnare con una mano quando è a terra. A questo punto, però, come avviene nelle categorie tradizionali, è necessario rispettare il regolamento classico del terzo tempo e del passaggio o tiro dopo tre passi.

Come si gioca al Sand Basket: lo sport estivo è arrivato anche all’estero

Le gare di Sand Basket si giocano quattro contro quattro su un campo 20×12, leggermente più piccolo rispetto al parquet e con il canestro abbassato di circa 10 centimetri rispetto ai canonici 3,05 metri. Porfidia in questi anni ha di volta in volta perfezionato le regole, affiancato dal fratello Raffaele che ricopre il ruolo di responsabile tecnico di questo sport. Ha dichiarato che le sfide sono spesso spettacolari, anche perché gli atleti sanno che, confrontandosi sulla sabbia, possono tuffarsi e fare delle acrobazie perché i rischi di farsi male sono decisamente minori rispetto alle partite sul parquet.

L’ideatore della pallacanestro da spiaggia ha evidenziato che fin da subito ha voluto delle squadre miste perché la sua deve essere una disciplina inclusiva, senza alcuna discriminazione, anche perché non essendoci il palleggio diventa ancora più importante il gioco di squadra rispetto alle soluzioni individuali. Il 2019 è stato un anno molto importante per questa nuova categoria perché si è tenuto il primo campionato nazionale al quale hanno preso parte più di 200 squadre. La fase finale si è disputata a Gallipoli dove ha vinto Siracusa tra gli Under (12-16 anni) e Reggio Calabria tra i Senior (Over 17).

Gianpaolo Porfidia, ideatore del Sand Basket.

Il movimento è in costante crescita e anche per il 2020 è stato organizzato un torneo nazionale. Tuttavia, a causa dell’emergenza coronavirus, i team potranno sfidarsi solo nella fase finale attesa a Pinarella di Cervia dal 4 al 6 settembre. Porfidia ha rassicurato tutti, dicendo che verranno rispettati i protocolli sanitari varati dall’AICS, dunque verranno presentate le autocertificazioni, i palloni saranno opportunamente sanificati e verrà misurata la temperatura ai giocatori e allo staff.

In questi 12 mesi il Sand Basket è riuscito a ritagliarsi uno spazio sempre più importante nel mondo dello sport. Alcuni atleti professionisti come i cestisti Matteo e Marco Laganà hanno deciso di fare da testimonial per la promozione della nuova disciplina, e in occasione della competizione di Cervia interverrà Alessandro Cittadini, ex giocatore della nazionale italiana di pallacanestro. Porfidia ha spiegato che sono sempre più numerosi anche gli ex giocatori di volley che si stanno interessando a questa categoria perché l’assenza del palleggio consente loro di cimentarvisi al meglio.

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Quello della pallacanestro da spiaggia è un progetto in continua espansione. Il suo ideatore a Repubblica ha anticipato che gli piacerebbe organizzare una competizione internazionale alla quale potrebbero prendere parte delle selezioni nazionali di vari Paesi. Prima, però, è fondamentale ottenere il riconoscimento ufficiale da parte della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) e dalla Federazione Internazionale Basketball (FIBA). Nel frattempo, stanno crescendo le adesioni all’estero grazie anche all’apporto dell’allenatore Antonio D’Albero: finora hanno sposato la causa del Sand Basket la Francia, la Danimarca, la Spagna e la Grecia.