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SBK 2022: Dorna e FIM ritoccano il regolamento

Anno nuovo, regolamento nuovo per il mondiale SBK. Non parliamo di rivoluzioni tecniche o sportive, ma di lievi ritocchi che riguardano soprattutto la sicurezza. Il pacchetto proviene dalle ultime riunioni di FIM e Dorna, tenutesi tra novembre e dicembre 2021. In sintesi, le modifiche riguardano le procedure decisionali, il format della Superpole Race e le azioni da intraprendere in caso d’infortunio di un pilota. Le nuove norme entreranno in vigore in questa stagione, che scatterà il prossimo 9 e 10 aprile al Motorland Aragon. Prima di allora, la Commissione Superbike si riunirà ancora, per ratificare altre norme sportive e tecniche.

SBK 2022: come cambia il regolamento?

La prima novità riguarda la Superpole Race. In caso di bandiera rossa, la “garetta” sarà accorciata, ma la distanza minima dovrà essere di 8 giri. Lo scopo è di evitare di trasformare l’evento sprint in una specie di follia in cui i piloti arrivano quasi ad ammazzarsi pur di fare il risultato. La seconda novità riguarda la risoluzione delle controversie, con il potenziamento della direzione gara. Come in MotoGP, anche in Superbike la Race Direction prenderà decisioni definitive, e non ci sarà la possibilità di appellarsi. Le comunicazioni attraverso i monitor del circuito interno e le immagini pubbliche avranno valore “legale”, e saranno considerate ufficiali. Questo però potrebbe generare confusione, dato l’elevato numero di comunicazioni che possono arrivare attraverso questi canali.

Più prudenza con gli infortuni

Cambia inoltre la procedura per far rientrare un pilota infortunato. Quest’ultimo dovrà sottoporsi alla vista dello staff medico della Dorna, esattamente come si fa in MotoGP con il dott. Charte. inoltre, il rider dovrà portare con sé le cartelle cliniche del suo medico curante, attestando il proprio stato di forma. In caso di commozione cerebrale, la procedura rimane la stessa (in questi casi si tiene a riposo il pilota per almeno 20 giorni in caso di trauma accertato), con uno step in più. Dorna e FIM infatti richiederanno l’esame del casco, che dovrà essere consegnato per analisi di laboratorio prima della restituzione. Del controllo dovrà essere informata l’azienda produttrice, la quale potrà eventualmente rifiutare l’esame. Ma in quel caso, la Federazione si riserverà il diritto di revocare l’omologazione del casco, nel caso lo ritenga opportuno.


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