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SBK Aragon gara 2: Rea piega Davies

Jonathan Rea si prende la rivincita sulla Ducati. Battuto in gara 1 ieri, il campione del mondo si è preso la Superpole Race d’autorità, e poi gara 2 qui nel round di Aragon del mondiale SBK. L’asso Kawasaki batte Chaz Davies in un duello spettacolare negli ultimi quattro giri, complice anche un errore dello stesso Rea.

Il gallese di Ducati prova a fare il colpaccio, su una pista dove ha vinto ben sette volte. Ma alla fine, vale la superiorità del nord irlandese, abile a mettere un vantaggio di mezzo secondo nelle due tornate finali.

Se un lato box di Ducati festeggia, l’altro lato mastica amaro. Scott Redding è solo quarto in una giornata importante in ottica campionato. Dopo aver perso la leadership del mondiale dopo la corsa mattiniera, l’inglese confidava nelle temperature più alte del pomeriggio per battere Rea. Ma alla fine, la prestazione non è arrivata.

Può invece gioire la Honda, che con Alvaro Bautista prende il primo podio da Magny Cours 2016. Lo spagnolo è velocissimo tutta la corsa, a tal punto da contendere il secondo posto a Davies per quasi tutta la gara.

Sprofonda la Yamaha, sesta con Michael Van Den Mark e ottava con Toprak Razgatlioglu. In mezzo c’è la Honda di Leon Haslam. Peggio ancora la BMW, decima con Tom Sykes e quattordicesima con Eugene Laverty.

Michael Ruben Rinaldi, quinto al traguardo, è il migliore degli italiani. Tredicesima posizione per Federico Caricasulo, 19esimo Lorenzo Gabellini. Non finisce la gara Marco Melandri, fermato da un problema tecnico sulla sua Panigale V4R.

SBK Aragon, la cronaca di gara 2

Leandro Mercado non prende il via della corsa. L’argentino, coinvolto nell’incidente con Sykes nella Superpole Race, ha riportato la distorsione di una caviglia ed una distorsione cervicale. E’ dichiarato unfit per gara 2. Sykes, sotto inchiesta per l’episodio, non si prende alcuna sanzione.

Rea sfrutta al meglio la partenza al palo, precedendo Van Den Mark, Redding e Bautista. Davies non parte altrettanto meglio, e si ritrova sesto alla fine del primo giro.

Dopo le prime due tornate, Rea ha già quasi due secondi di vantaggio su Van den Mark, che al secondo giro subisce il sorpasso da Redding. Davies supera sia Bautista che Van Den Mark, e gira sullo stesso passo di Johnny. Rinaldi è dietro e staccato, ma il suo ritmo gara è migliore del quartetto che lo precede.

Al terzo giro, Redding va in crisi. Davies lo sfila e diventa il primo inseguitore di Rea. Ha un secondo e otto decimi da recuperare sul campione in carica: impresa difficile, ma non impossibile.

Redding perde la posizione anche su Bautista e Van Den Mark, scalando in quinta posizione. Lo spagnolo di Honda mostra un ritmo indiavolato, complice anche la scelta aggressiva delle gomme. “Bau” ha montato al posteriore la SCX, la mescola più morbida che la Pirelli mette a disposizione ai piloti (si tratta di un compound concepito principalmente per la Superpole Race). Alvaro va talmente forte che sembra poter addirittura scavalcare Davies! Intanto, gli sta attaccato.

Redding salta Van Den Mark e sale quarto, ma non ha il ritmo per riprendere il compagno di squadra. Nel frattempo, Rinaldi raggiunge l’olandese ma non riesce subito a trovare il varco per passare. Ci riesce al giro 11, ma ha già perso contatto con Scott.

Si ritira Melandri al 12esimo giro, con la Ducati in panne.

In testa alla corsa, Davies e Rea iniziano un duello a distanza a suon di giri veloci. Bautista prova a stare in scia al gallese, ma la sua Honda si muove da tutte le parti, rendendo rischiosa l’impresa.

Rea va lungo all’ultima curva a quattro giri dalla fine, riaccendendo la lotta per la vittoria. Prima dell’errore, Davies aveva ridotto il distacco a 1.2 secondi, non riuscendo ad avvicinarsi di più. Il pasticcio di Johnny permette a Chaz di tentare il sorpasso, in staccata di curva 1.

Nelle curve successive, i due rivali si sorpassano più volte, con manovre spettacolari. Rea si riprende la testa, e spinge come un dannato per mettere un cuscino di mezzo secondo. Davies non ha più gomma per replicare, e la gara finisce senza più cambi di posizione.

Assai emozionante è la battaglia finale per la settima posizione, che vede impegnati Razgatluoglu, Leon Haslam, Alex Lowes, Xavi Fores, Garrett Gerloff e Tom Sykes. Questo gruppetto di piloti si sorpassano e contro sorpassano senza esclusione di colpi, fino all’ultima curva dell’ultimo giro. Sarà Haslam ad avere la meglio al traguardo.

Classifica

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