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SBK Argentina: il resoconto delle prove libere

Dopo due anni, il mondiale SBK ritorna in Argentina per le prove libere del penultimo round del 2021. Dopo una trasferta che definire problematica è eufemistico, i team ed i piloti affrontano come di consueto i due turni di preparazione alle gare. Si ripropone il duello tra Toprak Ragzatlioglu e Jonathan Rea, tra i quali la tensione è salita alle stelle. Chi la spunterà tra i due? Questo weekend potrebbe essere decisivo per le sorti del mondiale, ma prima di parlare di ciò abbiamo due sessioni da raccontarvi.

SBK Argentina: cosa succede nelle prove libere?

La FP1 non comincia proprio benissimo. Una tempesta di sabbia ha colpito il circuito di El Villicum nella giornata di giovedì, e la sessione del mattino slitta di 35 minuti per pulire l’asfalto. Si riparte alla 11.05 locali, e già comincia il duello a distanza tra Johnny e Toprak. A metà turno, il nordirlandese è in testa con 1’39″0, con il turco che lo batte di misura. Jonathan replica e ritorna in testa, fino a quando “Stoprak” non tira fuori dal cilindro un 1’38″524 che lascia il sei volte campione a mezzo secondo di distanza. Rea viene anche scavalcato nel finale da Scott Redding, il quale si porta secondo a 317 millesimi dal “Razga”. Il primo match del fine settimana va al turco, ma siamo solo all’inizio. Alex Lowes, ristabilitosi in parte dall’infortunio alla mano, piazza il quarto tempo, a due decimi da Rea e davanti ad un sorprendente Isaac Vinales. Il catalano porta la sua Kawasaki Orelac davanti alla Yamaha GRT di Garrett Gerloff, che si becca un secondo dal compagno di marca. Michael Ruben Rinaldi, Alvaro Bautista e Andrea Locatelli concludono la top ten. Il lombardo, secondo tra gli italiani, non ha mai girato a San Juan e appare in difficoltà. Stesso discorso per Axel Bassani, 12esimo con la sua Ducati Motocorsa. “El Bocia” si mette comunque dietro una BMW ufficiale, quella di Michael Van Den Mark, e l’ex MotoGP Tito Rabat. Sedicesimo tempo per Samuele Cavalieri. Chiudono lo schieramento le due wild card locali, Marco Solorza e Luciano Ribodino. Entrambi corrono per il Team Pedercini, sostituendo Loris Cresson e Lachlan Epis.


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La seconda sessione di prove libere

Nel pomeriggio, la sabbia del giovedì è solo un lontano ricordo. L’asfalto migliora così tanto che tutti tolgono più di un secondo dai propri tempi. Ma la sostanza non cambia, essendo che è ancora Razgatlioglu a comandare. Il turco fa paura: negli ultimi dieci minuti di sessione, il protetto di Kenan Sofuoglu stampa un 1’37″872, e lo fa con gomme usate! Il crono, stratosferico, viene infatti da un long run in cui l’alfiere Yamaha gira costantemente sul 38″ basso. Dall’altro lato del paddock, Jonathan Rea incassa pesantemente il colpo. Nel primo quarto d’ora, il nordirlandese cade in curva 6, demolendo la sua Kawasaki. Essendo che il regolamento vieta l’uso della seconda moto, il “Cannibale” rimane fermo per tutto il resto della giornata. In classifica è sesto, a sei decimi da Toprak e dietro a Redding, Lowes e Rinaldi. Scott paga solo due decimi e mezzo dallo scatenato Razgatlioglu, ma sul passo è distante. Bel salto di qualità per Bassani e Locatelli, settimo e ottavo rispettivamente. Gerloff e Leon Haslam completano la top ten. L’inglese, al suo penultimo impegno con la Honda, scalza Bautista dai dieci per 7 millesimi. Cavalieri conferma il sedicesimo tempo, a 1.8 secondi da Razgatlioglu.