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SBK, due giorni di test in Catalunya

Manca ancora un mese e mezzo all’inizio della stagione, ma i motori del mondiale SBK si accendono comunque, per le due giornate di test in Catalunya. Sul circuito del Montmelo, a due passi da Barcellona, i protagonisti delle derivate di serie si sono incontrati per quella che sarà l’unica sessione collettiva organizzata dal promoter Dorna. E’ il primo confronto diretto della campionessa in carica, la Kawasaki, contro le avversarie Ducati, Yamaha, Honda e BMW. L’imperatore Jonathan Rea ha finalmente la possibilità di misurare la sua nuova ZX-10RR contro le avversarie. Vi raccontiamo cosa è successo in questa due giorni.


Superbike 2021, a Barcellona il primo incontro diretto


Come sono andati i due giorni di test SBK in Catalunya?

Il re del primo giorno è stato proprio Rea, davanti a tutti con 1’40”793. Il sei volte campione del mondo è apparso subito al top con la Kawa 2021, che in questa occasione ha presentato la livrea ufficiale che richiama le moto degli anni ’90. In poco più di un decimo e mezzo troviamo altri tre piloti dietro Rea: Leon Haslam, Garrett Gerloff e Scott Redding, in quest’ordine. Per il trio, dobbiamo fare gli opportuni distinguo.

Haslam ha girato in sella ad una Honda che è ancora un laboratorio a cielo aperto. Sono state diverse le soluzioni provate nel corso della giornata, tra cui un impianto di scarico inedito. Gerloff si è trovato a suo agio sul Montmelo esattamente come nello scorso weekend di gara, dove ha conquistato un podio inaspettato. Bene anche Redding, ma in casa Ducati c’è ansia. La Kawasaki ha quasi recuperato il gap di velocità di punta, riducendo la differenza ad appena 4 Km/h. La Panigale ha perso il proprio punto di forza?

Tom Sykes ha confermato quanto di buono si è detto della BMW, con un buon quinto tempo. L’inglese ha preceduto Toprak Razgatlioglu, Jonas Folger, Michael Ruben Rinaldi ed il neo acquisto GoEleven Chaz Davies. Ha chiuso la top ten Andrea Locatelli, a corto di Km sulla Yamaha ufficiale. Alvaro Bautista ha chiuso solo 11esimo, girando piuttosto poco. Ma c’è una spiegazione: prima di arrivare in circuito, ha confessato di essersi fatto male sulla moto da cross, senza dir nulla al suo team. Immaginiamo i briefing. Ai box Eugene Laverty, in attesa della squadra che non si è fatta viva al ritiro della propria BMW. Maggiori dettagli in questo articolo.



Lo strano caso di Eugene Laverty, con la moto ma senza team


La seconda giornata di test

Il secondo turno di test in Catalunya della SBK si è concluso come il primo. Jonathan Rea ha terminato al comando dopo un bel time attack, culminato con un 1.40.264. Ha rifilato un decimo e mezzo a Redding, ma soprattutto ha confermato che la Ninja non teme più la Panigale in rettilineo. Conferma anche per Gerloff, terzo a due decimi dal leader, ma la sorpresa è venuta da Jonas Folger, quarto e di gran lunga il migliore dei piloti BMW. Per fare un confronto, Tom Sykes ha concluso sesto, Michael Van Den Mark addirittura 14esimo! Davanti al numero 66 si è collocato Michael Ruben Rinaldi, con la seconda Ducati.

Alex Lowes ha fatto un deciso passo in avanti rispetto al mercoledì, risalendo in settima posizione. L’inglese compagno di squadra di Rea ha saltato quasi tutte le sessioni private per un infortunio alla spalla. Progressi anche per Andrea Locatelli, ottavo a precedere Chaz Davies ed un Leon Haslam meno incisivo di prima. Seguono Kohta Nozane, Axel bassani e Tito Rabat, il quale ha percorso più giri di tutti sulla Ducati del Barni Racing.

Non sono mancati i colpi di scena anche nella seconda giornata. Dopo l’infortunio occultato di Bautista, e la squadra fantasma di Laverty, oggi abbiamo appreso della defezione improvvisa di Toprak Razgatlioglu. Il giovane turco ha percorso solo quattro giri, per poi rientrare ai box e non farsi più vedere. Il mistero è prontamente risolto: Toprak è positivo al Covid-19!