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SBK Jerez, gara 1: Redding, ottima la prima

E’ nel segno di Scott Redding la gara 1 del mondiale SBK a Jerez, la prima gara dopo il lockdown. Il portacolori Ducati Aruba piega Jonathan Rea con un sorpasso da manuale, a cinque giri dalla fine. E’ la prima vittoria per il britannico, al suo debutto nel mondiale delle derivate di serie.

Completa il podio Toprak Razgatlioglu, abile nel tenere dietro Chaz Davies in uno spettacolare duello all’ultimo giro.

SBK Jerez, la cronaca di gara 1

Al via Redding non sfrutta bene la Superpole. Inciampa nello stacco della frizione, e si lascia sfilare sia da Rea che da Razgatlioglu. I primi tre danno inizio ad una guerra di logoramento di oltre dieci giri, in cui l’imperativo è salvare le gomme. Questo permette a Loris Baz di rimanere con il gruppo di testa, in quarta posizione.

Subito dietro troviamo Tom Sykes, partito dalla prima fila. Tuttavia la gioia dell’inglese dura poco, giusto il tempo di vedere la sua BMW rallentare vistosamente per un problema tecnico. Rientrerà a fine gara, con molti giri di ritardo dai primi.

Chaz Davies parte dalla 12esima casella, ma mostra fin da subito un grande ritmo. Tuttavia, il gallese deve sgomitare nella bagarre che vede coinvolto Michael Van Den Mark ed il duo Honda. Alvaro Bautista, Leon Haslam e lo stesso Van Den Mark si scornano tra loro a suon di staccate ed errori, fino a quando Davies non fa valere il miglior passo.

I primi tre rimangono in gestione per metà corsa, girando sul 42 basso. E’ comunque sufficiente per far arrendere Baz, il quale segna il passo. Ma permette a Davies di recuperare terreno.

A 9 tornate dalla conclusione, Redding rompe gli indugi. Con un bel sorpasso alla Dry Sack l’inglese infila Razgatlioglu, e si lancia all’inseguimento di Rea. Con Johnny ci prova cinque giri più tardi, sempre alla Dry Sack: il ducatista infila all’interno il campione del mondo, allargando per impedire l’incrocio di linee. Nei giri successivi Rea prova a star dietro al rivale, ma la sua gomma posteriore ha perso grip.

Nell’ultimo giro si accende la lotta tra Davies e Razgatlioglu per il terzo gradino del podio. A quattro tornate dalla conclusione, il gallese ha già superato Baz, ed è alle calcagna del giovane turco. Chaz tenta di superare in ogni dove, ma Toprak è bravo a chiudere le porte con staccate poderose. Il pilota Aruba prova un attacco alla veloce curva Agostini, ma finisce largo, perdendo la residua chance di salire sul podio.

Michael Ruben Rinaldi finisce in sesta posizione, in una gara che lo ha visto girare mezzo secondo dai primi. Chissà cosa avrebbe potuto fare se fosse partito più avanti! In ogni caso, precede Bautista con la Honda ufficiale, meno brillante di quanto ci si aspettava.

Un altro italiano si mette in luce nella gara 1 SBK a Jerez. Marco Melandri scatta dalla 19esima casella, dopo una brutta qualifica. Ma il ravennate, con un passo gara costante, senza errori, e anche un pizzico di fortuna, risale fino ad un meritatissimo ottavo posto. Niente male, per un pilota che un anno fa aveva annunciato il ritiro!

E’ andata decisamente male a Federico Caricasulo, autore dell’unica caduta di tutta la gara.

Buona anche la prestazione di Lorenzo Gabellini, il quale conclude il suo debutto iridato al 17esimo posto. Il riccionese non ha mai girato ad Jerez, ed è solo alla sua seconda gara sulla Honda Moriwaki Althea (prima aveva corso da wild card al CIV, al Mugello). Bene anche Christophe Ponsson, 12esimo sull’Aprilia della Nuova M2 Racing.

Tra le delusioni di questa gara 1 ci sono le BMW. Detto di Sykes vittima di un problema tecnico, c’è anche la gara inguardabile di Eugene Laverty, 15esimo e mai protagonista. Esce da Jerez deluso anche Van Den Mark, che rimane a fatica in top ten salvo poi abbandonare la gara al giro 8, causa la rottura del motore della sua Yamaha.

L’immagine di copertina è tratta dal profilo Twitter ufficiale del mondiale Superbike.