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SBK, la giornata di prove libere all’Estoril

Non c’è soltanto la MotoGP a far compagnia agli appassionati di due ruote: in questa giornata, la SBK inaugura l’ultimo weekend del 2020, con le due sessioni di prove libere del round portoghese dell’Estoril. Un venerdì importante, che ci avvicina all’appuntamento decisivo di domani, che potrebbe assegnare la corona iridata.

Ecco un resoconto delle sessioni del mattino e del pomeriggio delle derivate dalla serie.

SBK Estoril, la prima sessione di prove libere

Scott Redding parte subito forte, in quella che è la sua ultima chance di rovinare la festa a Jonathan Rea. L’inglese di casa Ducati si mette subito a primeggiare nel primo turno, caratterizzato da sole splendente e temperature miti. Con 1’37″181 Redding rifila ben nove decimi a Rea, che non va oltre il sesto posto. Ma c’è una spiegazione: mentre il numero 45 parte all’attacco, il penta campione preferisce restare abbottonato, pensando unicamente alla classifica.

Dietro a Redding è protagonista la Yamaha, la cui R1 sembra adattarsi bene al tracciato “vecchio stampo” dell’Estoril. Ancora una volta si fa notare Garrett Gerloff, che porta la sua R1 2019 davanti alle ufficiali. Una prestazione notevole per il texano, che non ha mai visto la pista prima d’ora: è a soli 4 decimi da Redding. Seguono Loris Baz, Toprak Razgatlioglu (che oggi compie 24 anni, auguri) e Michael Van Den Mark, al suo ultimo impegno da pilota dei tre diapason prima di passare alla BMW.

In settima posizione, dietro a Rea troviamo staccato di un secondo Jonas Folger. Il tedesco, alla sua seconda wild card nel mondiale, sta cercando una sistemazione a tempo pieno, cosa resa difficile dall’evoluzione del mercato. Alex Lowes, Federico Caricasulo e Chaz Davies completano la top ten. Il gallese è al suo ultimo impegno con Ducati, prima di cedere la sella a Michael Ruben Rinaldi.

Il riminese chiude la sessione mattutina del Portogallo con il 15esimo tempo, mostrando una certa difficoltà ad adattarsi al nuovo evento. Davanti a lui, dall’undicesimo al quattordicesimo posto, si piazzano le due Honda di Alvaro Bautista e Leon Haslam, la BMW di Tom Sykes ed il satellite Kawasaki Xavi Fores. Diciassettesimo tempo per Matteo Ferrari, in sella alla Ducati Panigale V4R del Barni Racing.

La seconda sessione di prove libere

Il pomeriggio della SBK all’Estoril consiste nella seconda sessione di prove libere, con un meteo decisamente “tiepido”: 19 gradi nell’aria, addirittura 30 sull’asfalto.

Scott Redding conferma il primato della mattina, scendendo sotto la barriera del minuto e 37. Con 1’36″886 il numero 45 segna il crono più veloce dell’ancora giovane weekeend, battendo le Yamaha nei secondi finali. Buona parte della sessione è un dominio di Loris Baz, davvero impressionante con la sua R1 privata del Ten Kate Racing. Il francese, autore anche di una caduta, deve cedere il primato ad un paio di minuti dal termine. In questa fase, Toprak Razgatlioglu porta a termine con successo il suo time attack: il giovane turco e Redding sono gli unici a girare sul 36 alto.

Ad aprire la seconda fila virtuale ci pensa un Jonathan Rea in modalità campionato. L’alfiere Kawasaki prova una gomma da tempo nei due minuti finali, ma rimane ancora distante dal rivale della Ducati. Ma non importa: a Johnny basta arrivare 13esimo per essere incoronato campione del mondo per la sesta volta in carriera.

Alex Lowes segue il compagno di squadra con il quinto tempo, a precedere un Garrett Gerloff che non conferma se non in parte la velocità della FP1. Chad Davies, Jonas Folger, Michael Van Den Mark e Leon Haslam completano la top ten.

Con il decimo tempo l’inglese batte il compagno di squadra Alvaro Bautista, il quale demolisce la sua Honda con una caduta a sette minuti dalla conclusione. Continua a faticare Michael Ruben Rinaldi, che non sembra digerire molto l’Estoril. Il riminese fa comunque un piccolo passo in avanti, 13esimo appena dietro Tom Sykes.

La BMW prosegue nella sua spirale negativa. Detto di Sykes fuori dai dieci, è ancora più deprimente la prestazione di Eugene Laverty, addirittura 18esimo! Qualcosa non va nel team dell’Elica, decisamente.

Federico Caricasulo è il secondo migliore italiano in pista, sedicesimo in classifica. Il “Carica” precede di un paio di decimi Matteo Ferrari, ancora in fase di apprendistato sulla Ducati del Barni Racing.


Ulteriori approfondimenti sul mercato piloti saranno disponibili nei prossimi giorni. Continuate a seguirci!