Jonathan Rea prende le misure di Most, e firma la prima Superpole della storia di questo circuito con la SBK. Il campione del mondo manda un messaggio forte e chiaro a Toprak Razgatlioglu, che lo recepisce ma non si arrende. Il turco porta infatti la sua Yamaha in seconda posizione, avvicinandosi a 67 millesimi dal rivale. Tra i due è battaglia vera. Scott Redding chiude la prima fila con la Ducati, ma non sembra l’uomo più felice del mondo. Anche perché paga quasi mezzo secondo da Rea…Tom Sykes apre la seconda fila con la BMW, precedendo le Yamaha di Garrett Gerloff e Andrea Locatelli. Leon Haslam, Michael Ruben Rinaldi, Alex Lowes e Axel Bassani chiudono la top ten.
SBK, Most: Yamaha alla carica nelle prove libere
SBK Most: cosa succede in Superpole?
Dopo la pioggia di ieri, torna a splendere il sole a Most. La qualifica dura solo 15 minuti, per cui non c’è troppo tempo per ragionare. Il primo a mettersi in luce è Locatelli, che al primo run si porta davanti a tutti. Premesso che la Yamaha qui va forte, occorre sottolineare che il “Loka” sta facendo balzi in avanti davvero notevoli, grazie anche al boost psicologico del podio di Assen. La festa del lombardo dura poco, in quanto Redding lo scavalca in classifica. L’inglese deve poi cedere lo scettro a Rea, che con la prima gomma da tempo lo batte di 185 millesimi. Il secondo run è acceso: Sykes avvicina Rea arrivano fino a 53 millesimi, staccando di una vita le altre BMW. All’ultimo minuto ecco che arriva Toprak, che scende sotto il minuti e 32 e sopravanza Rea in classifica. Il nordirlandese si rilancia e si riprende ciò che gli spetta, battendo Toprak di appena 67 millesimi. Ma la pole è minacciata da Redding, che sta battendo i suoi riferimenti nei vari settori. Ma una bandiera gialla lo obbliga a rinunciare. Si rilancia, ma di nuovo incrocia una bandiera gialla. Al rientro ai box, Scott è su tutte le furie. Si ridimensiona la YART, scuderia del mondiale endurance iscritta qui come wild card. Marvin Fritz è 12esimo, Karel Hanika è 13esimo. Entrambi sono battuti da un Axel Bassani super, che firma un decimo tempo da antologia. Ottimo quattordicesimo tempo per Alessandro Delbianco, che non ha mai visto il circuito di Most nemmeno in cartolina.