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SBK, Test a Portimao nel segno delle Yamaha (e di Redding)

Archiviata la due giorni di test a Jerez, la SBK si è trasferita a Portimao per la penultima sessione invernale. Domenica e lunedì team e piloti si sono cimentati nell’Autodromo Internacional de l’Algarve per testare le ultime soluzioni prima di partire per Phillip Island, dove si svolgerà l’ultima sessione di prove prima dell’avvio della stagione.

L’attore protagonista dei test SBK di Portimao è stata la Yamaha. Toprak Razgatlioglu ha dominato la classifica mattutina del primo giorno, e tutto il secondo, mostrando un affiatamento niente male con la sua nuova moto. L’unico a batterlo a livello cronometrico è stato Scott Redding, primo nella sessione pomeridiana della domenica. L’inglese della Ducati ha sfiorato la leadership anche il giorno dopo, mancando il sorpasso a Razgatlioglu per 79 millesimi. E’ stato comunque un buon test per l’ex MotoGP, che ha dimostrato di avere già in mano la Panigale V4R.

Chaz Davies, con l’altra Ducati, è sembrato invece avere qualche difficoltà in più. Il gallese ha concluso la prima sessione con il settimo tempo, mentre nella seconda è stato fuori dai dieci fino agli ultimi minuti, quando ha strappato un buon quinto crono. Comunque, Chaz non ha dato l’idea di cercare il tempo, quanto piuttosto di adattarsi ad una Panigale che per lui è sempre stata ostica.

Michael Van Den Mark è stato meno brillante rispetto a Razgatlioglu, ma anche lui ha mostrato buona velocità ed un gran passo. Bene anche i piloti satellite: Il duo GRT Federico Caricasulo e Garrett Gerloff sono sempre stati intorno ai primi dieci, ma la sorpresa è stata Loris Baz. Il francese del team Ten Kate è stato sempre veloce, con tempi vicini ai due factory. Una prestazione ragguardevole, se si considera che il team olandese usa ancora la R1 in configurazione 2019.

BMW ha proseguito il lavoro di affinamento della nuova S1000RR. Eugene Laverty è stato finalmente veloce, concludendo quinto la domenica e ottavo il lunedì. Tom Sykes è stato leggermente più veloce, ma è parso soddisfatto dei dati finora raccolti. Non sono mancati i problemi, come un guasto al motore che ha fermato Laverty nel corso della prima giornata.

E’ ritornato in pista Leon Camier, che è salito in sella alla Ducati del Barni Racing. L’inglese, reduce da un complicato infortunio alla spalla, ha percorso pochi giri nel pomeriggio di lunedì, giusto per verificare le condizioni fisiche. Il resto del lavoro lo ha fatto Sandro Cortese, il quale ha proseguito lo sviluppo delle sospensioni Showa. Per il tedesco un buon nono tempo nella prima giornata, davanti al suo ex team GRT!

La Honda, invece, rimane molto attardata. Leon Haslam non fa meglio di sesto il lunedì, mentre Alvaro Bautista non è riuscito nemmeno a piazzarsi tra i dieci. Per la nuovissima CBR 1000 RR-R è stata la seconda uscita stagionale, e dunque non si poteva pretendere che le suonasse a tutti. Certo che il ritardo dai primi preoccupa un pò…

Assente la Kawasaki, la quale ha preferito disputare una sessione privata sul tracciato di Montmelo. Sulla pista alle porte di Barcellona, che entrerà in calendario a partire da quest’anno, Jonathan Rea e Alex Lowes hanno girato sul bagnato la mattina e sull’asciutto il pomeriggio, raccogliendo dati per lo sviluppo della super collaudata ZX-10RR.