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Simone Biles ipoteca la medaglia olimpica. Un salto storico a Indianapolis

Simone Biles entra di diritto nella storia della ginnastica. Non solo per le prestazioni che l’hanno portata a vincere i Giochi Olimpici e i Campionati Mondiali, ma ora anche per essere la prima donna ad aver realizzato un doppio carpiato al volteggio, fino ad ora appannaggio del mondo maschile.

Si tratta di un movimento composto dalla rondata che prende il nome da colei che l’ha proposta per la prima volta negli anni ’80, Natalia Yurchenko seguito da un doppio carpiato che Simone Biles ha chiuso a terra senza alcuna esitazione. Un valore aggiunto a questa prestazione è sicuramente il fatto che la ginnasta statunitense era assente dalle gare da ben 18 mesi. Sembra già in ottima forma in vista dell’evento più importante quello delle Olimpiadi di Tokyo che seguiremo dal 24 luglio, data di inizio per la ginnastica artistica. 24 anni, poco meno di 1 metro e 50 di altezza, 4 ori olimpici al collo Simone Biles è la punta della squadra americana che si presenta alla vigilia con tutti i favori per la vittoria.

Il grande volteggio

Il grande salto è arrivato sabato sera all’US Classic che si è tenuto ad Indianapolis, dopo un lungo periodo di allenamento in cui probabilmente il punto focale è stata la ricerca del superamento dei limiti di quanto sia possibile fare nella ginnastica vista al femminile. Una rondata sul trampolino di lancio a cui sono seguiti i due carpiati effettuati con le gambe tese e le mani saldamente posizionate sui bicipiti femorali. L’atterraggio quasi perfetto, dopo essersi dato uno slancio incredibile ha portato ad un passetto indietro che non hanno inciso sul punteggio finale di 16.100 addirittura superiore a quelli ottenuti conquistando una qualsiasi delle sue medaglie d’oro vinte a Rio de Janeiro nel 2016.

Negli altri esercizi agli attrezzi non è stata così eccellente, ma comunque si è tenuta al di sopra delle prestazioni delle sue compagne. Un divario che il team americano sta cercando di colmare per presentarsi a luglio con il “dream team” al massimo delle proprie potenzialità, e sarà tutto un bel vedere da seguire.

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