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Sport & Business Summit del Sole 24 Ore, il punto sulla situazione dell’economia sportiva italiana

Malagò (Coni): “Sport, se siamo sesti al mondo grazie a Asd e Ssd

Lo Sport & Business Summit del Sole 24 Ore ha approfondito il legame tra sport e territorio, l’impatto socio-economico che ne deriva e le sfide strategico-organizzative per sviluppare le potenzialità del settore, anche alla luce dell’emergenza sanitaria mondiale.

Il presidente del Coni Giovanni Malagò è intervenuto dicendo: “Il 10% degli impianti sportivi in Italia sono assolutamente obsoleti. Questi impianti non sono comunque di proprietà delle Asd e delle Ssd. Ma parliamo di realtà che sono gestite quasi sempre da un volontario, che non ha alcuna dimestichezza con l’imprenditoria“.

Se cercavamo di puntellare questa situazione e investire in quel gap nello sport, diventavamo dei giganti” ha aggiunto Malagò. “Mi auguro che ora con il Recovery plan si individuino tanti di quegli impianti da recuperare“.

L’indice di sportività

L’occasione è stata quella di commentare l’Indice di sportività di Ptsclas, pubblicato dal Sole 24 Ore, analizzando il valore e l’impatto socio-economico sul territorio esaminando la geografia della sportività e la stagionalità, le ricadute occupazionali e l’indotto. Per il 2020 la prima è la città di Bologna, seguita da Bergamo e poi Trento. Nei 10 anni presi in questione mai una provincia del Sud è risultata presente tra i primi 20 posti in classifica.

Parlando dell’indice di sportività, il presidente dell’Istituto per il credito sportivo Andrea Abodi ha sintetizzato: “Come Ics ci siamo portati avanti, abbiamo reso materia viva l’indice di sportività da inserire nel panel di informazioni per confrontarci in un mondo che non conoscevamo, Asd e Sds, con l’istituto che ha finanziato 5 mila di queste società sportive. In questo ci è stato di grandissimo aiuto il registro Coni. È molto importante che queste realtà possano confrontarsi con una banca come la nostra“.

Il punto a livello regionale

Tra le Regioni più virtuose, proprio l’Emilia Romagna di Stefano Bonaccini: “Negli ultimi anni la crescita del turismo sportivo è cresciuta in termini esponenziali nell’Emilia Romagna” ha sottolineato il Governatore. Negli ultimi due anni siamo stati la Regione che ha ospitato più eventi sportivi in Italia. Condivido che dobbiamo aiutare le parti che devono raggiungere le altre, ma allo stesso tempo non dobbiamo commettere l’errore di abbassare la media di chi è avanti“.

Il presidente dell’Istituto per il credito sportivo Andrea Abodi ha quindi insistito  sulla centralità delle infrastrutture ricordando anche l’impegno attuale dell’istituto in quattro progetti di stadi di Serie A (Genova, Cagliari, Verona e Bologna): “E’ piaciuto all’intero istituto che, nelle prime dichiarazioni dei soggetti interessati (a investire nella Lega Calcio, ndr), le infrastrutture siano un elemento centrale. I fatturati sono la risultante di un prodotto che cresce, migliora, intercetta in maniera più profonda e stabile chi è appassionato“.

Il presidente di ICS Andrea Abodi

L’asse Lega-fondi, secondo Abodi, avvia “un processo di miglioramento naturale. Nel momento in cui il mondo finanziario internazionale entra, tutti siamo chiamati a un salto di qualità per essere all’altezza delle aspettative degli investitori“.

Anche l’amministratore delegato della Lega Calcio di Serie A Luigi De Siervo, intervenendo allo “Sport & Business Summit” del Sole 24 Ore, ha sottolineato: “Dobbiamo rinnovare gli stadi per promuovere una spinta ai ricavi dei club ma anche un beneficio all’indotto. Abbiamo bisogno di regole certe perché i club possano fare gli investimenti. Questo potrebbe avere una ricaduta sistemica sui territori ma anche su tutti gli altri sport“.

Diritti TV

De Siervo ha parlato dell’accordo in fase di trattativa tra Lega Calcio e una cordata di fondi (Cvc, Advent e FSI) per la media company che gestirà i diritti audiovisivi del calcio: “Con l’accordo con i fondi internazionali, la Lega Calcio di Serie A affronta una sfida vera e cerca di trovare la strada migliore per affrontare un futuro di turbolenza. E’ una sfida che sconta limiti strutturali a cominciare dagli stadi: negli ultimi 20 anni gli stadi nuovi sono stati 3, cioè il 70% in meno rispetto alla Bundesliga che è un nostro concorrente, mentre gli stadi rinnovati in Italia sono stati il 33% in meno rispetto alla Liga. Con meno stadi nuovi o rinnovati avremo meno ricavi e, di conseguenza, meno capacità di investimento e di attrarre il tempo delle persone“.

Sport & Business Summit è stato realizzato in collaborazione con PTSCLAS. Main Partner dell’iniziativa è Deloitte, Official Partner sono ASPRIA, Regione Emilia Romagna, Istituto per il Credito Sportivo. Event Partner è UnipolSai.