― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriStock Car Brasil, come funziona la massima serie verdeoro

Stock Car Brasil, come funziona la massima serie verdeoro

La passione per i motori in Sud America è cosa ben nota, e questo ha fatto si che nel continente nascessero campionati nazionali il cui livello è piuttosto alto. Di queste serie la più prestigiosa è senza dubbio la Stock Car Brasil, la massima categoria automobilistica verdeoro. In questo articolo la osserveremo più da vicino, con un occhio di riguardo alla stagione 2020.

Un pò NASCAR, un pò turismo

La Stock Car Brasil è un campionato relativamente recente, la cui prima stagione è datata 1979. Gli organizzatori s’ispirarono alla NASCAR statunitense, realizzando un campionato in cui corressero autovetture di serie: stock car appunto. Il modello scelto fu la Chevrolet Opala, coupe a due porte con un motore 6 cilindri in linea. Il massimo della sportività che il mercato brasiliano poteva offrire all’epoca.

Nel corso dei decenni la Stock Car categoria crebbe nel numero dei partecipanti, e nella loro. Piloti del calibro di Chico Serra, Raoul Boesel e Ingo Hoffmann, entrambi con un passato in F1, divennero le leggende della categoria. Hoffmann, con i suoi 12 titoli, è tuttora il recordman della categoria.

Dal punto di vista tecnico la Opala rimase il modello di punta della Stock Car. Negli anni 80 le vetture erano dotate di kit aerodinamici che le rendevano più veloci, negli anni 90 vennero sviluppate nuove strutture per migliorare la sicurezza. Nel 2001 avvenne la rivoluzione, con l’introduzione di silhouettes a telaio tubolare e che conservavano solo l’aspetto della vettura stradale. Dal 2003 i vecchi 6 cilindri vennero soppiantati dai V8 ad aste e bilanceri di costruzione statunitense.

Lo chassis subì un ulteriore evoluzione nel 2009. La JL Racing, produttore di tutte le vetture schierate in pista, realizzò un nuovo telaio ispirato al DTM, con carrozzeria più affusolata ed aerodinamica, ed una maggiore protezione per il pilota. I motori sono ancora di fabbricazione americana, dei Chevrolet LS, con circa 500 CV di potenza. La gestione elettronica è modificata per implementare il “push to pass”, un pulsante che dona 100 CV al motore per favorire i sorpassi. Questo tipo di vetture è in uso ancora oggi.

Essendo le vetture prodotte da un unico fornitore esterno, le case costruttrici partecipano alla categoria unicamente con la loro…immagine. Il costruttore iscritto indica alla JL il modello scelto, del quale viene realizzato il kit estetico da applicare sulla macchina. Per il 2020 Chevrolet troverà una nuova avversaria in Toyota. La casa giapponese schiera la Corolla, che proverà a battere la Cruze schierata dal cravattino.

Il format delle gare

La Stock Car ha sperimentato diversi format di gara nel corso della sua storia. Oggi si adotto un formato per certi versi simile al DTM, categoria a cui la Stock Car ha attinto molto soprattutto dal punto di vista tecnico. Ogni weekend ospita due gare, una il sabato ed una la domenica, con gare di 40 minuti più un giro ciascuna. La gara del sabato assegna più punti (massimo 30) di quella della domenica (20 punti). In entrambe è previsto un pit stop obbligatorio

A questo format tradizionale si aggiungono due gare speciali. La Corrida de Duplas si corre in manche unica, su di una distanza di 200 Km. Il formato è stile endurance, con il cambio pilota previsto durante il pit stop. Non mancano co piloti di caratura internazionale come Augusto Farfus, Laurens Vanthoor e persino Felipe Massa. L’altra corsa speciale è la Corrida Do Milhao, che si distingue per il montepremi assegnato al vincitore. Chi taglia per primo il traguardo vince la bellezza di un milione di reali, corrispondenti a 360 mila Euro.

Le piste della Stock Car sono le più rappresentative del Brasile. Si va dal tracciato internazionale di Interlagos (lo stesso della F1) a quello di Goiania, per poi passare a Londrina, Santa Cruz Du Sul, Cascavel, Campo Grande. Più di recente sono arrivati tracciati di costruzione recente, come il Velopark (inaugurato nel 2008) e Velo Città, nato nel 2012 a 180 Km da San Paolo.

Il calendario 2020 si compone di 12 gare. I dettagli li trovate sul sito ufficiale.

Così nel 2020

La stagione 2020 della Stock Car Brasil vede, come dicevamo sopra, l’ingresso di Toyota. La casa giapponese si affida alla scuderia Fulltime Sports, che ha in Nelsinho Piquet il pilota di punta. L’ex di Renault F1 affianca Rubens Barrichello, che quest’anno correrà anche in Argentina nel Super Tc2000, sempre con Toyota. Dalla terra delle Pampas arriva Matias Rossi. Non è il primo argentino a venire a correre in Brasile: nel 2017 Nestor Girolami ha corso tutta la stagione, mentre l’anno scorso Agustin Canapino ha disputato la sola gara di Santa Cruz.

A dar man forte la squadra Toyota arriva un altro ex di F1, Ricardo Zonta, proveniente dal team Shell V-Power. Quest’ultima ha annunciato una partnership con il Crown Racing, il quale ha ingaggiato Carlos “Cacà” Bueno. Il pilota di Rio, figlio del commentatore TV Galvao Bueno è il pilota più titolato tra quelli in attività, con cinque corone. Bueno proviene dal team Cimed, che quest’anno lascia la serie. A tale team apparteneva anche Felipe Fraga, campione 2016. Il pilota di Jacundà ha deciso di rinunciare a lottare per il secondo titolo per concentrarsi sulla carriera internazionale. Correrà con la Mercedes nei campionati GT3.

Il pilota da battere quest’anno è Daniel Serra. Figlio del tre volte campione Chico Serra, il paulista è confermato dal team Eurofarma, e punterà al tris iridato a bordo della sua Chevrolet Cruze. Tra i piloti degni di nota citiamo Allam Khodair (ex F3000 e veterano della Stock Car), Lucas Foresti (ex GP3) e Diego Nunes (ex GP2). Dalla IndyCar arriva Ana Beatriz “Bia” Figuereido, unica donna in gara. La ragazza di San Paolo, in forza al team Ipiranga, non correrà quest’anno per…maternità! Dovrebbe rientrare a novembre.

Seguite i test di F1 al Montmelo: https://sport.periodicodaily.com/test-f1-barcellona-2020-mercedes-subito-forte-con-le-hard/