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Stoner rivela un segreto: “Vorrei provare la YZR-M1”

Durante la visita dello scorso novembre al paddock l’ex campione del mondo Casey Stoner sembra aver svelato un desiderio segreto: guidare una Yamaha.

Stoner: “Guiderei volentieri una Yamaha”

L’ex campione del mondo con Ducati e Honda è stato fortemente presente durante il Gran Premio di Portimao e non solo, lo scorso novembre. La sua presenza quasi ingombrante nei box di Bagnaia e Miller ha fatto chiacchierare tanto gli addetti ai lavori. C’era addirittura chi paventava un suo ingresso nel team come una sorta di guida, di coach dei piloti. Ovviamente non sarà così. Il suo lavoro seppur incessante del weekend è frutto unicamente della sua sconfinata passione come confermato anche dall’australiano. Il weekend al paddock è stato motivo anche per qualche intervista e ricordo. In particolare Casey ha svelato a sorpresa un desiderio inaspettato, ossia guidare una Yamaha. La YZR-M1 sembra allora rimanere per Stoner un sogno proibito. “La Yamaha è stata sempre la moto più difficile da battere nel corso dei miei anni in MotoGP. Vorrei sentire cosa si prova a guidarla. L’ho guardata molto da vicino e adesso sarei veramente curioso di girarci in pista per provare le sensazioni che effettivamente non ho mai provato guidando per altre case. La cosa che più mi incuriosisce è se la guiderei come fanno gli altri o se troverei comunque un mio modo di portarla, sarebbe molto interessante”.


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La moto preferita di Stoner

Accantonato il sogno proibito Yamaha, Stoner fa un passo indietro ripensando alle moto guidate negli anni in pista. Quale la migliore? Casey non ha dubbi: la Honda MotoGP del 2012. “La mia moto preferita è la Honda del 2012 però con le gomme del 2011. La moto in quell’anno andava benissimo ma le gomme nuove ci diedero un sacco di problemi di vibrazione”. Quelli erano gli anni del passaggio dalla brutale Ducati che solo lui riusciva a guidare alla più dolce e snella Honda. Trovò come compagno Dani Pedrosa, ricordato come il migliore da Casey. “Trovare un compagno come Dani è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata in pista. Non voglio essere frainteso ma con lui avevo quella condivisione anche di dati che non avevo mai avuto. È stato super”.