Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questa Superpole del mondiale Superbike a Portimao, è che nulla va dato per scontato. Jonathan Rea domina il venerdì e sembrava destinato ad una facile conquista. E invece, Toprak Razgatlioglu lo distrugge con un tempo quasi da record, rifilandogli tre decimi al computo finale. Il colpo è grande: il giovane turco raddrizza un weekend nato storto, per Johnny è una batosta mica da ridere. Accanto ai due litiganti, in prima fila appare a sorpresa Leon Haslam. L’inglese ama Portimao, e porta la Honda a vette che per Alvaro Bautista sembrano off limits. Lo spagnolo parte sesto, dietro a Scott Redding e Michael Van Den Mark. Scott mette una pezza ad una giornata negativa per la Ducati, decisamente lontana da Kawasaki e Yamaha. Michael Ruben Rinaldi è solo decimo, dietro ad un convincente Loris Baz. Andrea Locatelli e Garrett Gerloff sono in top ten, sesto e settimo rispettivamente.
Superbike, Portimao: la giornata di prove libere
Superbike, Portimao: cosa succede in Superpole?
Sole splendente e temperature alte sono la costante della tre giorni portoghese. La pista però non sembra dare un grip ottimale, con il risultato che i tempi non sono tanto più veloci delle FP3. Rea rispetta il pronostico iniziale, e rifila tre decimi al plotone nel primo run. “Razga” non sembra all’altezza del rivale, ma è comunque secondo. Le Ducati sono indietro, con il terzo settore che si rivela decisamente ostico. A tre minuti dal termine inizia il secondo run: ogni pilota monta la gomma da tempo, per un solo giro veloce. Rea anticipa tutti per provare a fare due giri: nel primo migliora di un decimo e mezzo il suo crono, ma nel secondo la gomma posteriore è calata troppo e quindi nulla da fare. Sembrava finita qui, ma poi arrivano le Yamaha: usando Locatelli come traino, Razgatlioglu firma sotto la bandiera a scacchi uno strepitoso 1’40″219, avvicinandosi molto al record della pista. E soprattutto, dando tre decimi di distacco al rivale per il titolo mondiale. Al parco chiuso, Johnny è demoralizzato. Continua a fare progressi Samuele Cavalieri, 15esimo con la sua Ducati Barni. Chiude mestamente il gruppo Gabriele Ruiu, con la sua BMW privata. Il romano è alla sua prima Superpole in carriera, e non è facile emergere in un ambiente così competitivo. Appuntamento alle 15 italiane, con gara 1.