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Superbike, Superpole Race: Rea fa cento ad Assen

Il fine settimana della Superbike ad Assen riprende con una Superpole Race da cardiopalma. Con una mossa da maestro all’ultimo giro, Jonathan Rea batte Alvaro Bautista e firma la centesima vittoria con Kawasaki. Ed è un bel colpo anche in ottica campionato, in quanto permette al sei volte iridato di allungare. Toprak Razgatlioglu osserva da spettatore, senza riuscire ad andare oltre la terza posizione. Alle 14 si riparte per gara 2, l’ultima del weekend.


Superbike, Assen: Rea di misura su Bautista in gara 1


Superbike, Assen: cosa succede in Superpole?

L’inizio della “garetta” è piuttosto concitato. Gabriele Ruiu segnala un problema sulla sua BMW BMax, e la direzione gara non può fare altro che interrompere la procedura dello start. La distanza è accorciata a soli 9 giri: sarà la Superpole Race più sprint della storia. E a proposito di sprint, Razgatlioglu parte a fionda e vola in testa, seguito da Bautista. Rea è un pelo zoppicante e si piazza dietro Alex Lowes. Impiega sette curve per archiviare la pratica del compagno di squadra, e alla fine del primo giro è già in tandem con Alvaro e con Toprak. I primi tre fanno una differenza enorme sul resto del gruppo: dopo tre giri, il quarto classificato ha già un distacco di quattro secondi! Al quinto giro Bautista sorpassa la Yamaha in curva 6 e prova ad allungare. Rea risponde subito superando il turco che sembra avere ancora problemi con l’anteriore. Sulla pista “di casa” (qui girava spesso nei test ai tempi di Ten Kate, che ha sede proprio ad Assen) Johnny ricuce lo strappo con Bautista, e aspetta il momento propizio per colpire. La Kawasaki chiude meglio le curve rispetto alla Ducati, il ché si traduce con un vantaggio nel misto. Ed è proprio in un tratto misto, la curva 7, che Rea affonda su Alvaro. Siamo all’ultimo giro. Lo spagnolo prova a replicare nell’ultimo settore, favorevole alla Panigale, ma Rea è bravo a chiudere la porta. Per lui è la seconda vittoria in altrettante gare del fine settimana, e la numero 116 in carriera. E consolida la leadership del mondiale.

La gara degli “umani”

Gli extraterrestri si giocano il podio, gli altri restano a guardare. Ed il primo degli “umani” è Andrea Locatelli. Il lombardo vince il derby italiano contro Michael Ruben Rinaldi, poi riacciuffa Alex Lowes in preda a problemi meccanici. Il “Loka” conferma il suo feeling speciale con Assen. Lowes si ritira all’ultimo giro per l’ennesimo guasto sulla sua Kawasaki. Iker Lecuona è a suo agio sulla Honda su una pista conosciuta, e colleziona un bel quinto posto. La volatona finale premia Loris Baz, sesto davanti ad un Garrett Gerloff più convincente. Rinaldi scala fino all’ottava piazza, conquistando l’ultimo punto disponibile. Axel Bassani e Philipp Oettl chiudono la top ten. Il tedesco è davanti di un soffio a Scott Redding, in crisi con la BMW. Roberto Tamburini è 16esimo, Luca Bernardi 20esimo. Ruiu, dopo l’inconveniente del via, parte dall’ultima casella, concludendo la garetta al 21esimo posto.