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Supersport 2021: le cronache di Aragon

Al Motorland Aragon, nello stesso fine settimana in cui parte il mondiale Superbike, prende il via anche il mondiale Supersport. La categoria riservata alle 600 derivate dalla serie regala un fine settimana avvincente, con colpi di scena ed un meteo imprevedibile. Ed un dominio in parte italiano: infatti, a salire sul gradino più alto del podio c’è la Yamaha, gestita però da una scuderia tricolore. Questo e molto altro lo troverete in questo articolo, che riassumerà in poche righe le due gare del weekend della categoria. Intanto, rivivete le tre manche della Superbike, disponibili sulle nostre pagine.


Superbike, Aragon: Rea va a quota 100 in gara 1

Superbike, Aragon: la rivincita di Redding in gara 2


Supersport 2021: cosa succede nelle gare di Aragon?

La gara 1 del sabato parte con i migliori auspici per MV Agusta. Niki Tuuli, pilota ufficiale del marchio varesino, è autore della pole, ma il sogno svanisce subito. Al pronti-via il finlandese non scatta bene dalla prima casella, e rischia il contatto con Steven Odendaal. Il più lesto in questa fase è Jules Cluzel, che piazza la sua Yamaha GMT-94 davanti a tutti. Tuuli e Odendaal lo inseguono, fino a quando, a sette giri dalla conclusione, non avviene il fattaccio. Tuuli sbaglia completamente la staccata di curva 1, e tampona Cluzel! I due finiscono a terra, regalando le prime due posizioni a Odendaal ed a Dominique Aegerter. I due arrivano alla resa dei conti all’ultimo giro, con lo svizzero che sorpassa il sudafricano. Ma sul rettilineo opposto, l’alfiere Evan Bros fa valere la maggiore velocità della sua R6. Chiude il podio Philipp Oettl, in sella alla Kawasaki del team di Manuel Puccetti. Ottima prestazione per Luca Bernardi, quarto al debutto assoluto nel mondiale. Il sanmarinese e lo spagnolo Manuel Gonzales precedono piloti più navigati come Federico Caricasulo, sesto al suo rientro nella classe media. Hannes Soomer, Igor Bergman, Raffaele De Rosa e Can Oncu completano la top ten. Con la 12esima posizione, Maria Herrera guadagna quattro punti e vince la classifica del WorldSSP Challenge Rider, battendo il nostro Kevin Manfredi. 14esimo Michel Fabrizio, al rientro nel mondiale dopo sei anni di assenza.


Classifica di gara 1

Michel Fabrizio ritorna a sorpresa in Supersport


La cronaca di gara 2

Dopo la frittata di gara 1, Niki Tuuli alza bandiera bianca per gara 2, causa problemi fisici. Nel frattempo, arriva la pioggia che scombussola i piani di tutti. C’è confusione tra gomme rain ed intermedie, e qualcuno arriva fuori tempo massimo. È il caso di Cluzel, che deve partire dal fondo. Ma il francese rimedia azzeccando la scelta più indicata per le coperture, ossia le intermedie. Il risultato è un rimontone pazzesco, che da 25esimo lo porterà a lottare per la vittoria! Ma ancora una volta è Odendaal a spuntarla, battendo in volata un gruppetto di quattro inseguitori. Il segreto sta ancora nella velocità di punta della sua Yamaha, a testimonianza del grandissimo lavoro fatto dall’Evan Bros Racing. Raffaele finisce secondo, al suo primo podio in sella alla Kawasaki Orelac di Nacho Calero. Dietro Cluzel si piazza Aegerter, che dimostra di essere veloce anche in queste condizioni miste. Bergman precede Soomer in quinta posizione, con Marc Alcoba, Vertti Takala, Randy Krummenacher e Galang Hendra Pratama a completare la top ten. 12esima posizione per Kevin Manfredi, il quale si prende la rivincita su Maria Herrera nella WorldSSP Challenge Rider. Cadono sia Caricasulo che Bernardi, con il ravennate che riesce a rialzarsi chiudendo in 18esima posizione. Solo 21esimo Michel Fabrizio, anche lui vittima delle difficili condizioni del Motorland Aragon.


Classifica di gara 2