Il mondiale Supersport avrà un nuovo regolamento tecnico per il 2022, e dopo tanta attesa, è arrivata finalmente la bozza finale. Dopo mesi di studio, FIM e Dorna hanno completato quello che sarà, presumibilmente, la versione definitiva delle norme che regoleranno la categoria di mezzo della Superbike, che si preannuncia assai interessante. Ducati, Triumph ed MV Agusta ritornano in forze, lanciando il guanto di sfida a Yamaha e Kawasaki.
Supersport: come sarà il regolamento tecnico 2022?
La prima cosa che è stata decisa è che la categoria avrà due linee tecniche separate. Come vi avevamo già anticipato, le nuove norme saranno esclusive per le moto “maggiorate”, mentre le 600 quattro cilindri manterranno la configurazione attuale. Questo doppio regolamento sarà in vigore solo per il 2022, mentre per l’anno dopo si avrà un’unica normativa. Con una sola eccezione: il peso minimo, che sarà uguale per tutte le moto. Con il pilota in sella, qualunque moto non potrà scendere sotto i 242 Kg. I pesi delle moto oscilleranno tra 161 e 173 Kg, ma oltre questa soglia il peso complessivo non sarà più rilevante. Sul fronte motori, ogni moto avrà un limitatore di giri specifico: attualmente, è stabilito che la Ducati Panigale V2 non potrà superare gli 11 mila rpm, mentre la Triumph 765 dovrà settare il limitatore a quota 14 mila. Sono valori indicativi, in quanto le moto dovranno essere testate al banco prima di stabilire i limiti definitivi. Infine, sarà introdotto un contingentamento per i motori: un propulsore fino a 600 cc dovrà disputare 2 weekend e mezzo prima della sostituzione, che salgono a 3 per i motori da 600 a 799 cc ed a 3 e mezzo oltre gli 800 cc.
Supersport 2022: ipotesi classifiche separate
Potere all’algoritmo
Un aspetto interessante della nuova Supersport è che importa l’algoritmo dalla Superbike. A cosa serve? A stabilire i correttivi per livellare le prestazioni delle moto. Basandosi su dati vari, come i tempi sul giro, il numero delle moto in pista, il livello dei piloti e quant’altro, l’algoritmo permette di indicare una serie di correttivi, che consentono al legislatore di equiparare le performance di mezzi molto diversi tra loro. Funzionerà? In SBK non si è capito bene quanto abbia contribuito alla spettacolarità della stagione appena trascorsa, ma è anche vero che c’erano moto che erano indietro rispetto alle altre. Insomma, non resta che aspettare che entri in azione, e vedere come se la cava. Su questi schermi, da aprile 2022.