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Supersport 2022, Yamaha lamenta: “vogliono rompere il giocattolo”

La Supersport 2022 sarà una categoria “oversize”, e questo non piace alla Yamaha. L’introduzione di moto con cilindrata superiore ai canonici 600 cc, con modelli a due e tre cilindri che possono arrivare fino a 1000, ha provocato un gran mal di stomaco alla casa di Iwata. Intervistato da Motorsport.com, Andrea Dosoli, che comanda il reparto corse Yamaha per le derivate di serie, ha detto chiaro e tondo cosa ne pensano i “Blu” della nuova situazione. Nel 2022 la Supersport accoglierà le R6 e le Kawasaki standard, e le moto “maggiorate” di Triumph, MV Agusta e Ducati. Per il campionato è prevista una doppia classifica.

Supersport 2022: perché a Yamaha non piace il nuovo regolamento?

La tesi di fondo di Dosoli è che il regolamento precedente funzionava bene, e che non c’era la necessità di cambiarlo. “Siamo preoccupati perché si sta cambiando qualcosa che in realtà funzionava molto bene“, ha detto Dosoli a Motorsport.com. “Qualche anno fa la situazione non sembrava buona, la griglia non era piena. Ma negli ultimi tre anni, il numero di piloti è aumentato, così come l’interesse per la classe. Ci sono tre costruttori in lotta per il podio e questo dimostra che la Supersport sta funzionando bene“. Il suo è un riferimento al numero degli iscritti, che lo scorso anno sfiorava spesso e volentieri le trenta unità. Dimenticando di dire che il 90% di quelle moto iscritte erano Yamaha…

Opinione interessata?

Nell’intervista, il team manager non ha nascosto il proprio timore per il programma giovani, che ha fatto della Supersport il trampolino di lancio per i propri talenti da portare in Superbike, com’è stato il caso di Andrea Locatelli. “Siamo preoccupati che queste nuove regole significhino che non possiamo capire correttamente quali piloti sono ammissibili“, ha proseguito Dosoli. “Le squadre sono preoccupate. Non sanno se possono continuare ad essere competitive. Speriamo che la R6 continui ad essere il punto di riferimento“. Una R6 che non subirà aumenti di cubatura, in quanto la casa la considera ancora un’ottima base per correre. Tornando al regolamento, la sensazione è che Yamaha si stia opponendo alle modifiche per tirare acqua al proprio mulino, e non perché ha a cuore il futuro della categoria. Con il vecchio regolamento, il costruttore aveva una situazione di vantaggio tecnico, che ora rischia di perdere. Su una cosa però hanno ragione: la stagione 2022 sarà confusa, ed il rischio di sbagliare è alto. Dalla Moto2 arriva Lorenzo Baldassarri, il quale sarà la stella della scuderia Evan Bros di Fabio Evangelista.


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