La cultura e l’eredità giapponese sono alla base dei manifesti artistici di Tokyo 2020 che rappresentano diversità, gioia e solidarietà.
Chi ha selezionato i manifesti artistici di Tokyo 2020?
Diversità, gioia e solidarietà è il messaggio dietro due manifesti iconici di Tokyo 2020, che sono stati scelti per simboleggiare e promuovere i giochi olimpici e paralimpici nel 2021. Sono stati selezionati dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e dal Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) tra 20 manifesti creati da artisti giapponesi e stranieri per i Giochi. Dodici erano sul tema delle Olimpiadi e otto delle Paralimpiadi. L’opera d’arte del grafico TOKOLO Asao, basata su un tradizionale motivo a scacchiera giapponese, è stata scelta come simbolo delle Olimpiadi. Si chiama “Harmonized Chequered Emblem Study for Tokyo 2020 Olympic Games”. Il vivace, multicolore poster selezionato per le Paralimpiadi, intitolato ‘Paralympian’, è una collaborazione di tre artisti giapponesi conosciuti come GOO CHOKI PAR. È la prima volta che un poster separato è stato utilizzato per simboleggiare le Paralimpiadi.
Dove vedremo i manifesti artistici di Tokyo 2020
L’opera d’arte su entrambi i manifesti sarà utilizzata sul merchandising ufficiale di Tokyo 2020, che sarà in vendita a breve. Tutti i 20 manifesti artistici saranno anche esposti al Museo Olimpico del Giappone a Tokyo fino al 5 settembre. Il direttore della Fondazione Olimpica della Cultura e del Patrimonio, Angelita Teo, ha detto: “Siamo lieti di avere artisti eccezionali dal Giappone e da tutto il mondo insieme per creare questi manifesti artistici ufficiali per i Giochi di Tokyo 2020. “Il poster scelto articola i temi dell’abbraccio della diversità e della solidarietà; messaggi fondamentali che i Giochi Olimpici hanno sempre valorizzato mentre lavoriamo per creare un mondo in cui le persone sono intrinsecamente legate le une alle altre. Questo simboleggia chiaramente il concetto dei Giochi di Tokyo 2020 di ‘Unità nella Diversità'”.
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Il poster di Tokolo
TOKOLO ha usato un compasso e un righello per disegnare a mano il suo poster per riflettere il tradizionale motivo giapponese ichimatsu moyo, che è l’emblema di Tokyo 2020. Ha anche scelto l’indigio, il “colore della vittoria”, usato dai signori della guerra durante il periodo Sengoku (circa 1500), e usato nei vestiti dei lavoratori nel periodo Edo (circa 1603). “Il poster è come un bastone che viene passato alle generazioni future. Come simbolo dei Giochi di Tokyo 2020, che segneranno un’importante pietra miliare nella storia delle Olimpiadi, spero che il poster sarà tramandato e custodito per molti anni a venire”, ha detto TOKOLO, 52 anni, che è nato a Tokyo e ha tenuto importanti mostre, tra cui al Museo di Arte Contemporanea di Tokyo.
Il poster di Goo Choki Par
Il post più iconico di GOO CHOKI PAR rappresenta la diversità e la gioia che abbiamo alle Paralimpiadi fornendo una piattaforma spettacolare, per cambiare il mondo attraverso lo sport”. GOO CHOKI PAR è composto da tre graphic designer, ovvero ISHII Rei, 36 anni, IITAKA Kent, 36 anni, e ASABA Q, 35 anni. Hanno ricevuto importanti riconoscimenti per il loro lavoro, tra cui One Show Design Gold, che è descritto come trascendente il linguaggio e mira ad allungare i confini dell’espressione grafica e liberarla dalle convenzioni. In una dichiarazione, hanno detto: “Abbiamo espresso la forte determinazione degli atleti Para che continuano a sfidare con ottimismo. La passione non può essere fermata. La passione è la speranza dell’umanità che è sempre stata trasmessa attraverso i secoli. Saremmo felici se il poster paralimpico che abbiamo disegnato per i Giochi di Tokyo 2020 ispirasse e motivasse gli atleti di oggi e di domani”.