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Tecnica F1: la risalita dell’Aston Martin

La F1 è fatta di tecnica, ed all’Aston Martin lo sanno bene. Ed è proprio in questo aspetto che sono stati carenti nella prima parte di stagione, con soli 5 punti raccolti nelle prime quattro gare. Ma poi la situazione è decisamente migliorata, con Sebastian Vettel e Lance Stroll capaci di ottenere ben 39 punti nelle quattro gare successive, con il culmine del podio di Seb a Baku. In questo articolo spiegheremo le ragioni tecniche della crisi, e della successiva risalita del team anglo canadese.

Tecnica F1: come si spiega la caduta e la ripresa dell’Aston Martin?

La AMR21 mantiene alcuni concetti base della vecchia Racing Point, tra cui l’impostazione del “low rake”. Si tratta di un assetto picchiato ma meno estremo rispetto alla soluzione, più ardita, che la Red Bull adotta da anni. Su questo l’Aston s’ispira (o copia, secondo alcuni) alla Mercedes. Tuttavia, il nuovo regolamento, che impone il taglio “a Z” sul fondo piatto non favorisce il low rake, che risente di più della perdita di carico al posteriore. Non è un caso che Aston e Mercedes abbiano sofferto di più il cambio, con perdite sul giro stimate in un secondo. Se, da un lato, il team manager Otmar Szafnauer sbraitava contro la FIA, dall’altro gli ingegneri si sono messi al lavoro, raddrizzando una macchina che sembrava nata storta. In che modo l’hanno fatto?


Aston Martin non agirà più legalmente contro la FIA


Aston Martin ha seguito la dottrina dei piccoli passi. Al GP di Spagna hanno portato un pacchetto di aggiornamenti rilevante, in cui hanno reintrodotto alcuni deviatori di flusso provati in Portogallo e poi scartati. A questo sono seguiti altri upgrade, come quello introdotto a Baku che però ha utilizzato il solo Lance Stroll. In Austria invece hanno cambiato strategia, portando in pista un upgrade completo che riguarda vari settori. L’ala anteriore ha il profilo superiore più arcuato, e sul fondo sono comparse molte più pinne e deviatori di flusso. I Gurney del diffusore hanno una forma più arrotondata, e sull’Halo compare un ulteriore deviatore. In verità, quest’ultimo pezzo era già a disposizione di Stroll da qualche GP, ma al Red Bull Ring lo hanno montato anche sulla AMR21 di Vettel.

Immagine in evidenza di Aston Martin Formula One Team, per gentile concessione