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Thomas Deng: da rifugiato a capitano dell’Australia

Thomas Deng, 24 anni, è riuscito a realizzare i suoi sogni: da rifugiato a capitano della squadra di calcio dell’Australia a Tokyo 2020. Una vera storia di riscatto quella di Thomas, costretto a fuggire a soli 6 anni dal Sudan a causa delle violenze.

Thomas Deng: da rifugiato a capitano dell’Australia alle Olimpiadi?

Thomas Deng, 24 anni, capitano della squadra di calcio dell’Australia alle Olimpiadi di Tokyo, rappresenta il sogno di un futuro migliore. Deng infatti è fuggito dal Sudan con la madre e i fratelli. Il giovane calciatore racconta: “Non vorrei essere altrove. Pensa a quel che ho dovuto sopportare, a come poi è andata a finire. Essere qui è anche un privilegio. Non sono molte le persone che possono andare alle Olimpiadi, sono il primo della mia famiglia che ci riesce, non è qualcosa da prendere alla leggera. Ci sono molte cose che sono successe nella mia vita che non avrei pensato sarebbero accadute”.  

Deng ricorda la fuga dal Sudan

Deng è nato a Nairobi, in Kenya, nel 1997, e cresciuto nel bel mezzo del conflitto sudanese. A sei anni è scappato insieme alla sua famiglia, diventando un rifugiato. La sua passione per il calcio è iniziata fin da bambino. Thomas giocava per strada con i suoi quattro fratelli maggiori. Thomas ricorda la fuga dal Sudan: “Lasciare tutto è stato uno shock: saltare dall’aereo ed entrare in un posto nuovo, senza sapere cosa aspettarsi e come stanno le persone che lasci. Abbiamo attraversato un campo profughi prima di trasferirci in Australia. Nostra madre ci ripeteva che lo facevamo per una buona ragione, per studiare, per avere delle opportunità, però è stato comunque duro da affrontare”. Anche perché in Kenya era rimasto suo padre, medico per Save the Children. Il padre non riuscirà mai a raggiungerli, muore nel 2007.

Oggi Deng gioca in Giappone come difensore degli Urawa Red Dianomods, squadra della massima serie fondata dal circolo dei lavoratori della Mitsubishi.


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