Tom Sykes salta anche l’Argentina. Dopo la craniata di Barcellona, il periodo di stop per l’iridato 2013 si sta facendo più lungo del previsto. L’inglese di casa BMW ha comunicato la sua assenza al round di El Villicum, il penultimo della stagione 2021. Eugene Laverty continuerà a sostituirlo fino al rientro del numero 66, che potrebbe avvenire nell’appuntamento finale di Mandalika, a novembre.
Niente Argentina per Tom Sykes: perché?
Il pilota ha comunicato la notizia tramite una nota che, a onor del vero, appare piuttosto vaga: “Non potrò correre questo weekend, mi dispiace tantissimo“, ha iniziato. “Accettarlo è difficile, ho saltato più gare in questo finale di stagione che in 21 anni! Sono sorpreso dal recupero, ma viste le tempistiche legate agli spostamenti in Argentina ho deciso con la squadra che forse è meglio rinunciare“. Non si capisce bene se si stava riferendo al suo stato di salute o a qualcos’altro, come ad esempio le vicende contrattuali che lo stanno interessando. La nota si conclude con una frase sibillina: “Ho tante cose da dire e presto lo farò, ringrazio chi è al mio fianco“. Cos’avrà voluto dire?
Un futuro tutto da scrivere
La verità è che il rapporto tra Sykes e la BMW si è raffreddato improvvisamente. Tom sperava nel rinnovo nel team ufficiale, e invece, ha scoperto di essere stato rimpiazzato da Scott Redding. I bavaresi gli avevano offerto un posto nel team satellite Bonovo Action, ma il pilota l’ha rispedita al mittente con la fionda. Non ci sono molte alternative: pare che Ducati gli abbia offerto un posto nel BSB, categoria in cui Tom ha militato fino al 2008. Un ritorno a casa, in forma super ufficiale, potrebbe essere un’opzione preferibile ad una “vita da mediano” di un mondiale che gli è sempre più stretto. Appare evidente un certo astio nei confronti di BMW, che agli occhi di Sykes si è mostrata ingrata nei suoi confronti: con tutti i sacrifici che ha fatto per sviluppare la S1000RR (diventata poi M1000RR), è così che lo ripagano?
Tom Sykes ancora con BMW? Laverty spera di no