Tappa corta ed esplosiva la Saint Etienne-Brioude. Finale in volata, ma attenzione all’ultima salita, che potrebbe sparigliare le carte
9° Tappa Saint Etienne-Brioude (170,5 km)
Il Tour de France 2019 riparte da Saint Etienne, dopo un’ottava tappa che ha visto il crollo di Vincenzo Nibali (giunto a 4′ dai migliori), e il ritorno in giallo di Julian Alaphilippe, che con un’azione congiunta nel finale con Thibaut Pinot, ha guadagnato 30” su Ciccone, strappandogli il vessillo del primato
La tappa di oggi, simile come altimetria, è però più corta, e quindi anche più difficile di quella di ieri. Si parte in discesa, e dopo 6,5 km si arriva a Saint Just-Saint Rambert. Da qui in avanti non ci sarà più un metro di pianura, se non nel finale
Si comincia a salire, e dopo aver attraversato Chambles, Pont du Pertuiset, e Aurec sur Loire, i corridori affronteranno la prima salita di giornata, il Mur d’Aurec sur Loire (3 km all’11%). Allo scollinamento, inizierà un lungo tratto in falso piano, al termine del quale la strada tornerà a scendere, prima del traguardo volante di Arlanc, posto al km 92
Inizia quindi la fase decisiva della tappa, con la Cote des Guillaumanches (8 km al 4%) che aprirà una lunga fase di brevi salite esplosive, non catalogate come GPM, ma che comunque incideranno sulle gambe dei corridori, sopratutto dei velocisti
Al km 154, l’ultima asperità di giornata, la Cote de Saint Just (4 km al 7%), selezionerà il gruppo, prima della discesa e dell’arrivo, probabilmente in volata, di Brioude
I favoriti
PETER SAGAN: Rimasto beffato ieri dalle azioni da lontano di Thomas De Gendt, Julian Alaphilippe e Thibaut Pinot, lo slovacco ha un’altra occasione per piazzare il suo nome nell’albo d’oro del Tour de France 2019. Ma la salita finale potrebbe complicare la vita a lui, e a molti altri velocisti
GREG VAN AVERMAET: Il belga del Team CCC ha perso un’ottima occasione per vincere. Sempre in difficoltà nei ratti in salita, nel finale sbaglia il tempismo e si perde l’attacco di Alaphilippe e Pinot, che avrebbe potuto sfruttare anche lui. Già oggi può riscattarsi, a patto di non farsi cogliere nuovamente di sorpresa
MICHAEL MATTHEWS: L’australiano della SunWeb è stato uno dei ciclisti che più ha sofferto le pendenze e i ritmi alti della tappa di Saint Etienne. Staccandosi più volte e perdendo il treno dei migliori sulla Cote de Jallere. La nona tappa può essere l’occasione giusta per tornare sul podio