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Toyota Owners 400: Hamlin lo stratega di Richmond

Il ritorno della NASCAR su uno short track, la Toyota Owners 400 al Richmond Raceway, regala una gara tra le più tattiche e complicate della stagione 2022. In questo “gioco degli scacchi”, la mossa vincente la fa Denny Hamlin. L’idolo di casa (è nato in Virginia) azzecca le tempistiche dei pit stop nell’ultima, lunga fase di green flag. E si porta a casa il primo successo stagionale, diventando il settimo vincitore diverso in altrettante gare. Kevin Harvick è secondo a breve distanza, seguito da William Byron e da Martin Truex Jr, dominatore del pomeriggio. Kyle Larson, Christopher Bell, Ryan Blaney, Alex Bowman, Kyle Busch e Austin Dillon chiudono la top ten. I cambi di leader sono 13, le caution 5 per appena 35 giri.

Toyota Owners 400: cosa succede a Richmond?

La gara si caratterizza per poche situazioni di bandiera gialla, con lunghi stint da affrontare. Nella Stage 1 l’unica interruzione avviene dopo appena 11 giri, quando Kurt Busch si ferma sulla pista per un problema al motore. La sostanza, ossia la classifica, cambia poco, perché Ryan Blaney comanda tutti i 70 giri della frazione senza colpo ferire. La Stage 2 è molto più lunga della prima (160 giri) e ciò comporta tattiche differenti. Martin Truex Jr e altri piloti optano per le due soste, dividendo la Stage in tre stint. Chrsitopher Bell preferisce puntare sulla sosta singola, e quindi su due stint. Il pilota dell’Oklahoma, specialista degli short track, comanda le operazioni fino a 16 giri dalla fine, quando problemi di doppiaggio favoriscono il rientro di Truex. Quest’ultimo vince la Stage e si propone come favorito per la vittoria finale. Ma la partita vera è nella Stage 3, la più lunga e complicata dell’intera Toyota Owners 400.

Il gioco dei pit stop

Come le due Stage precedenti, anche la terza vede poche caution (appena due). I pit stop diventano la carta decisiva da giocare, su un circuito che usura le gomme in maniera accentuata. William Byron se la rischia, pittando al giro 310 e rimanendo in pista qualunque cosa accada. Una mossa che vale oro per la posizione in pista ma che rischia di diventare un boomerang per i giri finali. Truex, che come abbiamo detto è il favorito, rimane fisso sulle due soste pittando l’ultima volta a 47 giri dal termine. Nello stesso frangente rientra Hamlin, che ha così il vantaggio di gomme più fresche rispetto al leader…ma è anche sotto di un giro. Ma il vantaggio di grip gli permette di sdoppiarsi e di recuperare il gap nelle ultime 25 tornate. Agguanta la testa a sei giri dalla fine, tenendo a distanza ravvicinata un Kevin Harvick in grande spolvero (il pilota della Ford è sulla stessa strategia di Hamlin). Byron, con gomme vecchissime, resiste stoicamente e finisce davanti a Truex, il grande deluso del pomeriggio di Richmond. Per il 19 le delusioni potrebbero non finire qui: a seguito delle verifiche tecniche, la Toyota dell’iridato 2017 verrà portata nella R&D della NASCAR, per un controllo approfondito. Questo solitamente anticipa una penalità: incrocia le dita, Martin!


Classifica di gara