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Napoli sempre in testa: ora il turno infrasettimanale

Napoli sempre in testa al Campionato. La squadra di Spalletti vince a Bergamo, su un campo difficilissimo, anche senza il georgiano Kvaratskhelia. Il Milan...
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Un terzetto al comando: Napoli, Milan e Atalanta

Un terzetto al comando. Dopo sei giornate tutto è in forte equilibrio. In quattro punti ci sono nove squadre e ce ne sono quattro, racchiuse in un punto (al terzetto di testa segue la Roma). Le tre squadre che ora comandano il campionato con 14 punti sono Napoli, Milan ed Atalanta. La squadra di Gasperini domenica ha fallito l’allungo in classifica, non riuscendo a mantenere il vantaggio del gol di Demiral contro la Cremonese e così Napoli e Milan hanno potuto agganciarla alla vetta della classifica.

Un terzetto al comando e quattro squadre racchiuse in un punto

C’è un terzetto al comando del campionato italiano: Napoli, Milan ed Atalanta. Le squadre di Spalletti e Pioli, vincendo contro lo Spezia e la Sampdoria, hanno raggiunto l’Atalanta che ha rallentato la sua corsa pareggiando in casa contro la Cremonese (1-1). Per la squadra di Gasperini si tratta di un passo falso. Dopo la partita il tecnico di Grugliasco ha rimproverato un po’ i propri attaccanti che non hanno saputo approfittare del turno favorevole in casa, contro una squadra piccola caratura come osa Cremonese. “In avanti c’è poco talento e non si sa fare reparto” ha dichiarato Gasperini al termine della gara. In effetti rispetto alle precedenti stagioni, la Dea non è più quella squadra da over, in fatto di marcature. Non ingannino i risultati: è vero che la squadra ha battuto il Torino 3-1, ma con due rigori a favore. Con la Samp ha vinto 2-0, ma il raddoppio è stato oltre lo scadere del recupero. Comunque ci sarà tempo per il Gasp per valutare il suo potenziale offensivo. Nelle prossime gare vedremo di che pasta è fatta questa squadra. Domenica ci sarà già un importante incrocio con la Roma di Mourinho.

L’inter ritrova con fatica la vittoria in campionato

La squadra di Simone Inzaghi doveva riscattare la doppia sconfitta contro il Milan nel derby e il Bayern in Champions. Ma solo all’ultimo ha trovato il guizzo vincente contro un ottimo Toro. I granata hanno tirato sette volte nello specchio di Handanovic, che in almeno tre occasioni si è davvero superato. Mentre l’Inter di tiri a Milinkovic-Savic ne ha fatti solo tre. La partita è stata quasi sempre in equilibrio, ma è stato il Torino, ancora privo di Juric sulla panca, a fare le cose più bella nella gara. Purtroppo per il Torino, un paio di volte, Vlasic (il migliore in campo n.d.r.), non è riuscito a scardinare la porta del portiere sloveno, che sicuramente sabato ha riscattato alla grande le poco brillanti prestazioni di inizio stagione. Per la squadra di Simone Inzaghi il gol della vittoria è arrivato a un giro di orologio dal 90′, l’autore è stato Brozovic che, con un guizzo, ha un po’ approfittato dei mal posizionamenti di Milinkovic-Savic, Zima ed Ilkhan. Il Toro può certo recriminare per il punto perso, a differenza degli interisti che possono gioire per la conquista dei tre punti, che la portano a due sole lunghezze dal vertice.

Un terzetto al comando: Juve a quattro punti di distanza

Prova nuovamente criticata per la compagine di Max Allegri e partita che ha avuto un esito folle, con grandissime polemiche per l’annullamento del gol al Var di Milik oltre il quinto minuto di recupero. Al 48′ del secondo tempo la Juve è sotto di un gol, poi Bonucci pareggia sulla ribattuta di un rigore. Poi succede addirittura che i bianconeri trovino il gol del vantaggio con Milik. Marcenaro inizialmente convalida la rete, nell’euforia dello Stadium, poi viene chiamato al Var per decidere se Bonucci, in fuorigioco, interferisce sull’azione. Alla fine la decisione è quella di annullare il gol. Ma dopo la partita spunta fuori che il Campione d’Europa è tenuto in gioco da Candreva. Polemiche a non finire. Il web intasato da ogni tipo di commento. Al di là di tutto, la Juve subisce la Salernitana, rischia anche di capitolare e le idee di gioco sembrano davvero poche. La sola soluzione pare quella di avanzare il baricentro della squadra, ma il gioco non fluisce per nulla e a Vlahovic la palla non arriva mai. Mancano Pogba, Chiesa, Di Maria, vero. Ma nella rosa ci sono Paredes, Miretti, Locatelli, Fagioli, tutta gente che potrebbe dare una direzione al gioca, invece si continua a vedere il nulla.