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Valencia Test, giorno 2: Vinales al comando

Prove tecniche della MotoGP 2020 al Circuit Ricardo Tormo. Dopo l’interessante giornata di ieri, team e piloti proseguono il programma di lavoro nell’ultima sessione del Valencia Test.

La giornata in pista

Nonostante temperature simili a quelle di ieri, i tempi sono decisamente scesi. Maverick Vinales è il più veloce della giornata, l’unico a scendere sotto il minuto e trenta. Fabio Quartararo è secondo a poco più di un decimo e mezzo, precedendo il compagno di team Franco Morbidelli. Il migliore dei piloti Honda è Cal Crutchlow, quarto nonostante una caduta nel pomeriggio, mentre Marc Marquez è settimo. Valentino Rossi è solo nono, dietro pure alla KTM di Pol Espargaro. Il Dottore ha una giornata complicata, con una rottura meccanica al mattino che lo obbliga a girare con la Yamaha 2019. Niente panico, però: il pesarese non cerca mai la prestazione durante i test, e Valencia non fa eccezione. Stesso discorso per Andrea Dovizioso, che lascia la Spagna contento a dispetto dell’undicesimo tempo.

La classifica dei rookie vede ancora svettare Iker Lecuona, unico dei debuttanti a girare sotto il 32. In progressione Alex Marquez, ventesimo a poco più di due secondi dalla vetta, ma due decimi meglio di Brad Binder, al suo secondo giorno sulla KTM standard.

Diario tecnico

Continua lo sviluppo dei mezzi al Valencia Test. La novità più interessante, come anticipato ieri, è il nuovo telaio della KTM, il primo sviluppato sulle indicazioni del super tester Dani Pedrosa. Abbandonato il traliccio tradizionale, la casa austriaca non si vuole (ancora) allineare al doppio trave usato dalla concorrenza, e preferisce una soluzione originale. La trave inferiore è collegata ad una sezione superiore a tubo di forma trapezoidale, un’idea mutuata dai modelli da cross. Curiosa la scelta di continuare con l’acciaio, più rigido ma più pesante rispetto all’alluminio.

In casa Yamaha si lavora su due fronti. Nel team ufficiale, Rossi e Vinales accantonano quasi definitivamente la M1 2019 per proseguire lo svezzamento del promettente modello 2020. Il telaio è approvato da entrambi, soprattutto da Maverick il quale non nasconde la sua soddisfazione. Un po’ meno apprezzato il motore, più veloce del precedente ma ancora deficitario. In casa Petronas si continua con la moto vecchia: Quartararo e Morbidelli stanno confrontando il forcellone standard con l’unità in carbonio già testata (e scartata) dai piloti factory.

Ducati si presenta a Valencia a mezzo servizio: Bagnaia infortunato, Petrucci a riposo per un problema ad una spalla, Pirro alle prese con i postumi di un’infezione virale. Il risultato è che il grosso del lavoro è sobbarcato da Andrea Dovizioso, con il parziale aiuto di Jack Miller. Il forlivese è comunque contento dei risultati del nuovo telaio. La casa bolognese introduce, oltre al telaio, anche un nuovo codone dalle dimensioni generose.

Honda prosegue l’evoluzione della RCV con moto laboratorio composte di parti 2019 e parti 2020. Le cadute di Marc Marquez e di Bradl di martedì hanno rallentato i lavori, ma non è stato un problema. Già detto del nuovo codone e della sella (che modifica la distribuzione dei pesi), oggi debutta una nuova carena con ali più grandi, che fissano l’obiettivo di creare maggiore carico e stabilità sul davanti.

Suzuki continua l’affinamento del materiale esistente, unito a nuove strategie elettroniche, mentre Aprilia è in forte ritardo con lo sviluppo del materiale per la prossima stagione. Si continua a lavorare con la moto vecchia, ma con pochi aggiornamenti e problemi di affidabilità. Andrea Iannone rompe il motore durante la mattinata (provocando l’unica bandiera rossa di questa sessione). Nel pomeriggio, Bradley Smith parcheggia la RS-GP nella via di fuga appena lasciata la corsia box.