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Valentino Rossi: il “Dottore” annuncia il ritiro

Il 5 agosto 2021 è una data che in molti nella MotoGP ricorderanno. In una conferenza stampa straordinaria, Valentino Rossi ha annunciato il ritiro dalle competizioni a fine stagione. Si chiude così un’era durata 25 anni, costellata di nove titoli mondiali, 426 GP di presenza, 88 vittorie e 199 podi all’attivo. “E’ un momento difficile, molto triste, perché è difficile dire che l’anno prossimo non correrò in moto. Ho fatto questo per più o meno 30 anni e il prossimo anno la mia vita cambierà da un certo punto di vista. E’ stato un percorso lunghissimo, divertente e bellissimo. Sono 25-26 anni nel Mondiale. E’ stato grandioso. Ho avuto momenti indimenticabili con i miei team, con i ragazzi che sono stati con me. Non ho molto altro da dire“, sono le parole di Rossi ad inizio conferenza.

Valentino Rossi annuncia il ritiro: cosa farà nel 2022?

Rossi, alla fine, ha deciso di dire basta alla MotoGP, ma è stata una decisione difficile. Ha ammesso che c’era la possibilità di continuare nella top class, affiancando il fratello Luca Marini nella scuderia VR46. Un’ipotesi suggestiva, ma che ha preferito scartare. Come ha confessato in conferenza, sentiva di non essere più felice continuando in un mondo che gli stava andando sempre più stretto. Di qui la decisione di smettere, maturata a stagione in corso e poi confermata nelle cinque settimane di pausa estiva. Adesso, è il momento di pensare al futuro, raddoppiando le ruote. Nella conferenza medesima, Valentino ha confermato che correrà nelle auto, anche se il programma è ancora in fase di definizione. L’idea gli è venuta ripensando ai suoi esordi, avvenuti con il karting prima ancora di approcciare le due ruote.

Piccolo identikit di una leggenda

Classe 1979, Valentino Rossi è una leggenda. Il suo palmares, troppo lungo per essere descritto integralmente, conta nove titoli mondiali, 115 vittorie, 235 podi tra 125, 250, 500 e MotoGP. Ha corso con costruttori come Aprilia (dal 1997 al 1999, due mondiali), Honda (dal 2000 al 2003, tre mondiali), Yamaha (dal 2004 al 2010 e dal 2013 ad oggi, quattro mondiali) e Ducati (dal 2011 al 2012). Il suo carisma e la sua simpatia lo hanno reso un personaggio amato in tutto il mondo, uscendo dall’ambito sportivo con la stessa intensità di nomi storici come Alberto Tomba e Ayrton Senna. Ha fondato una scuola di giovani talenti (la VR46 Academy) ed un team che porta il suo nome, e costruito attorno un impero finanziario che spazia dall’abbigliamento al merchandising, fino alla recente apertura del parco a tema “Yellow Park” nella natia Tavullia. Piccola curiosità: suo padre, Graziano Rossi, è stato pilota nei mondiali 250, 500 e 750 alla fine degli anni ’70, e gli ha dato in eredità il numero 46.


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