Il re delle moto lascia le due ruote per passare alle quattro. Dopo 26 stagioni tra 125, 250, 500 e MotoGP, Valentino Rossi diventa un pilota di auto a tutti gli effetti. Ma non è una prima per il nove volte iridato: già in passato ha preso parte a gare di spessore internazionale, nonché a gare nazionali raccogliendo anche dei successi. In questo articolo, riepilogheremo la carriera automobilistica della leggenda di Tavullia, quasi a voler riprendere il discorso lasciato tempo fa.
Valentino Rossi: com’è cominciata la carriera in auto?
Il suo primo amore sono stati i rally. Già negli anni 90, quando era ancora un emergente nella 125 e nella 250, Vale si cimentava tra le prove speciali, con il prezioso aiuto di un navigatore esperto come Carlo Cassina. Nelle gare nazionali guidava una Ford Escort WRC, ma fu con una Subaru Impreza che fece il suo esordio al Rally di Monza, nel 1998. E sfiorò il podio. La kermesse monzese divenne in seguito il suo terreno di caccia, con sette successi all’attivo. Non mancarono le voci maligne su presunte auto “truccate” (comunque non dimostrabili, visto che a Monza in quegli anni non si facevano le verifiche tecniche), ma resta il fatto che il Rossi “rallista” non andava piano. E siccome l’appetito vien mangiando, allora perché non tentare nel WRC? Rossi ha preso parte a tre prove mondiali. La prima fu in Galles, nel 2002, con una Peugeot 206 privata. L’avventura si concluse quasi subito per un incidente. Nel 2006 fu la volta della Nuova Zelanda, con una Subaru Impreza WRC, dove concluse 11esimo (grazie anche al regolamento che consentiva ai privati l’uso dei differenziali attivi, vietati agli ufficiali). Nel 2008 l’ultimo tentativo con la Ford Focus del team Stobart, ma anche questa si concluse con un crash.
Ritorno sui cordoli
Dopo il 2008 Valentino ha abbandonato i rally, per dedicarsi alla pista. E qui ad affiancarlo non c’era più Cassina, ma l’amico di sempre Alessio Salucci. Assieme ad “Uccio” Valentino ha preso tra le mani una Ferrari 430 GT3, debuttando alla 6 ore di Roma del 2009. Con la 458 ha preso parte alla gara Blancpain (oggi World Challenge) a Monza, concludendo in 18esima posizione. In queste uscite si è legato al team fondato dal compianto Loris Kessel, con il quale ha vinto per due anni di fila la classe Pro-Am della 12 ore del Golfo, tra il 2019 ed il 2020. Oltre ad Uccio, ad accompagnarlo in Medio Oriente c’è il fratellino Luca Marini. Nel 2022 Rossi volge lo sguardo verso Le Mans. Tra le vetture provate nei test, citiamo la Mercedes DTM del 2006 e la Toyota NASCAR del 2013, guidata per uno spot promozionale della Monster Energy. Ed a proposito di test…
Il mancato debutto di Valentino Rossi in Formula 1
Non poteva mancare il test con la monoposto di Formula 1, l’ultima frontiera del Valentino Rossi in versione auto. Il primo contatto risale al 2006, quando Vale ha provato per la prima volta la Rossa a Valencia. Il Cavallino gli diede un’altra occasione nel 2008, quando gli mise a disposizione una F2008. Con la stessa vettura ha poi girato al Montmelo, facendo registrare un crono migliore rispetto al record di Kimi Raikkonen. Ma si trattava di un primato “fittizio”: un quella occasione Rossi aveva girato con una monoposto 2008 ma con gomme slick (un prototipo delle coperture previste per il 2009), decisamente più performanti rispetto agli pneumatici scanalati all’epoca usati. A prescindere dai record, la F1 ha attratto molto Rossi, che sembrava ad un certo punto prossimo al passaggio di categoria. Recentemente, Davide Brivio (che di Rossi è stato team manager ai tempi della Yamaha primo corso) ha confessato a Sky che temeva che il “Dottore” avrebbe lasciato la squadra per tentare l’avventura rossa. E per questa ragione, la casa di Iwata aveva ingaggiato Jorge Lorenzo. Era la fine del 2006, e Rossi aveva appena subito il trauma della sconfitta mondiale all’ultima gara. Storia vecchia, ormai. Vale è tornato al volante di una monoposto nel 2019, durante il celebre “scambio” con Lewis Hamilton. Anche qui c’è lo zampino di Monster Energy, esattamente come fu per il test con la Toyota NASCAR.
Scambio Rossi Hamilton: il backstage (Video)